Ieri sera inaugurazione del giardino di vicinato “Santa Marta“, in via Torleone e questa mattina sul cancello d’ingresso dell’ex convento alcune scritte contro l’assessore al welfare Amelia Frascaroli e l’ex prorettore agli studenti dell’Alma Mater Roberto Nicoletti.
“Inaccettabili e gravissime le scritte contro Frascaroli e Nicoletti. Ho lavorato con l’assessore Frascaroli sia sull’emergenza abitativa che sulla politiche sociali, e se c’e’ una persona interessata veramente e fortemente impegnata nellla difesa dei piu deboli e della fragilità, questa è lei. Atti intimidatori di questo tipo vanno respinti con fermezza e durezza”. Così la vicepresidente e assessore al Wefare e alle Politiche abitative, Elisabetta Gualmini, ha commentato gli insulti rivolti all’assessore alle politiche sociali del Comune di Bologna, Amelia Frascaroli e all’ex prorettore dell’Università di Bologna, Roberto Nicoletti, apparsi sui muri dell’ex convento di Santa Marta di Strada Maggiore.
“Nel cuore della notte, come i topi e come i ladri, proprio nella stessa via Torleone che è stata poche ore prima teatro di una riappropriazione civile di uno spazio pubblico – dichiara il consigliere comunale Lorenzo Cipriani – delle mani vigliacche hanno imbrattato muri con offese di tipo intimidatorio nei confronti di Amelia Frascaroli e del Professor Roberto Nicoletti, a cui va tutta la mia solidarietà e vicinanza. La promessa che facciamo alla città è che quel giardino, ieri pieno di famiglie e bambini e non di sgherri incappucciati con una mazza in mano, rimarrà segno di come questa Amministrazione vuole continuare a lavorare. Come annunciato da Amelia Frascaroli la lista Città Comune si impegnerà a ripulire quel muro da quelle infamie. Ma allo stesso tempo vogliamo tracciare una netta distanza con chi pratica la minaccia e l’intimidazione come strumento di lotta politica. Questa non è politica, questa non è difesa del bene comune, questa è violenza. Mi aspetto, come membro del consiglio comunale di questa città e come cittadino di Bologna una altrettanto netta presa di distanza e parole di ferma condanna da parte di tutti i candidati sindaco di questa città. Questi comportamenti non possono avere alcuna copertura politica: il silenzio non li lascia all’oblio, ma ha il tanfo della complicità”.