I Carabinieri della Stazione di Rubiera, grazie all’attività di controllo del territorio e alla collaborazione dei cittadini, ieri sera hanno, in buona parte, mandato a monte gli intenti della banda ribattezzata, non a caso, degli ‘acrobati’ che, approfittando dell’assenza dei proprietari di casa, nella fascia oraria che va dall’imbrunire alle 23,00 arrampicandosi alla grondaia o al tubo del gas raggiungono gli appartamenti (anche quelli dei piani più alti) compiendo furti in serie.
Ieri sera tre di questi malviventi hanno dovuto “rivisitare” i loro progetti che stavano interessando un quartiere residenziale di Rubiera. Un cittadino che ha visto i 3 malviventi arrampicarsi alla grondaia con l’intento di raggiungere gli appartamenti ai piani alti, ha lanciato l’allarme al 112 con i carabinieri di Rubiera che, intervenuti a sirene spianate, hanno messo in fuga i ladri che scesi di tutta fretta sono stati costretti ad abbandonare l’auto proseguendo la fuga a piedi per i campi. Che i tre malviventi appiedati dai Carabinieri appartenessero alla banda di ladri che agisce all’imbrunire rubando negli appartamenti è stato rivelato dal rinvenimento di strumenti da scasso (cacciaviti e piede di porco) sull’autovettura una Volkswagen Polo rubata il 4 aprile scorso a Castellarano proprio durante un furto in casa.
I malviventi agiscono in maniera standard: si arrampicano dalle grondaie o tubi del gas raggiungono il balcone poi forzano porta a vetro entrano in casa e sbarrano la porta d’ingresso in modo tale che all’arrivo il proprietario non può entrare in casa e loro quindi possono assicurarsi la fuga uscendo da dove sono entrati. L’altra sera però i 3 sono stato nottati arrampicarsi da un cittadino che ha subito lanciato l’allarme ai Carabinieri. I malviventi recepito dell’arrivo dei Carabinieri di Rubiera desistevano dagli intenti furtivi dandosi alla fuga a piedi per i campi. E mentre nella zona veniva scatenata una serrata caccia ai due malviventi visti fuggire dai carabinieri, i militari accertavano che all’interno dell’autovettura, risultata per l’appunto rubata, c’erano strumenti da scasso a conferma che i militari si erano imbattuti in una batteria dei ladri acrobati. Un recupero fruttuoso quello dell’autovettura secondo i Carabinieri. Al riguardo sull’autovettura e sugli strumenti da scasso sequestrati nel mezzo i carabinieri hanno proceduto ai dovuti rilievi per cercare di trovare anche in sede scientifica una svolta investigativa in quanto gli operanti hanno proceduto all’esaltazione delle impronte digitali che verranno inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche Carabinieri di Parma per le indagini di comparazione con i soggetti pregiudicati censiti in Banca Dati.