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Tumori Neuroendocrini: venerdì un convegno organizzato dal Policlinico di Modena

policlinico-Modena-3Ai tumori del sistema endocrino è dedicato il convegno organizzato dalla Struttura Complessa di Oncologia del Policlinico di Modena, diretta dal prof. Stefano Cascinu per venerdì 1 aprile 2016 a presso l’Hotel Fini (ore 9,30). Scopo dell’iniziativa è fare il punto sulla diagnosi e le terapie dei tumori neuroendocrini (NET), una patologia rara ma con incidenza in aumento (circa 4-5 nuovi casi per 100.000 abitanti anno) che rappresentano un gruppo di neoplasie estremamente eterogeneo con un comportamento clinico variabile da forme a decorso molto indolente a forme molto aggressive. Il convegno vede la partecipazione di esperti di fama internazionale e vuole essere una importante occasione di confronto e aggiornamento tra i vari specialisti coinvolti nella diagnosi e nella cura dei NET, a seguito anche del recente congresso (Barcellona 9-11 marzo 2016) della European Neuroendocrine Tumor Society (ENETS). L’iniziativa vede la partecipazione anche di rappresentanti dell’associazione di pazienti con tumori neuroendocrini, NET Italy, in un’ottica di sviluppo delle conoscenze scientifiche ma anche di tutela dei pazienti affetti da questa patologia rara.
“Il sistema neuroendocrino – spiega il prof. Stefano Cascinu, Direttore della Struttura Complessa di Oncologia del Policlinico di Modena e responsabile scientifico del convegno – è costituito da cellule che hanno le caratteristiche tipiche sia delle cellule endocrine, in grado quindi di produrre ormoni, sia di quelle nervose. Queste cellule sono quindi presenti in tutto l’organismo dove svolgono funzioni specifiche come la regolazione del flusso dell’aria nei polmoni o il rilascio dei succhi digestivi nell’intestino.I tumori neuroendocrini sorgono in queste e, quindi, possono colpire organi anche molto diversi tra di loro come intestino, pancreas, polmoni, tiroide, timo o ghiandole surrenali”. Sono diffusi soprattutto nell’apparato gastro-enterico (70-75% dei casi) e nel polmone (20-25% dei casi). Nel 20-30% dei casi sono associati a sindromi cliniche, cosiddette paraneoplastiche, dovute alla secrezione di sostanze ormonali o simili (esempio sindrome da carcinoide, insulinoma, ecc.).
Negli ultimi anni vi sono stati notevoli progressi nel campo della classificazione istologica e nella diagnostica clinica, radiologica e medico-nucleare a cui è seguito un notevole miglioramento delle possibilità terapeutiche. “Le terapie disponibili nella cura dei NET – ricorda il dott. Gabriele Luppi, oncologo del Policlinico e responsabile scientifico del convegno – sono diverse: chirurgia, terapie locoregionali radiologiche, terapie mediche di vario tipo (es. analoghi della somatostatina, terapie a bersaglio molecolare, chemioterapia), terapia radio-metabolica. Proprio i progressi degli ultimi anni impongono quasi costantemente un approccio diagnostico e terapeutico multidisciplinare”.
Il Policlinico di Modena ha saputo sviluppare negli ultimi 15 anni specifiche competenze nella diagnosi e terapia dei NET con la collaborazione di specialisti di varie discipline e la partecipazione ai principali protocolli sperimentali che hanno portato allo sviluppo di nuovi farmaci (10 studi sperimentali condotti.
Complessivamente vengono seguiti presso l’Oncologia del Policlinico circa 130 pazienti/anno con circa 30 nuovi casi/anno; molti pazienti hanno potuto beneficiare di trattamenti innovativi per gli oltre 10 protocolli sperimentali attivati negli ultimi anni.

















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