Aumenta la presenza cinese nelle principali spa italiane. Questo anche grazie alla recente entrata al 2% anche in Unicredit e Mps. Ce ne ha parlato Tiziano Motti, eurodeputato della settima legislatura e presidente di Europa dei Diritti, analizzando le comunicazioni della Consob: “La Banca Popolare Cinese è entrata nel capitale di Mps e UniCredit con quote del 2%”.Nello specifico People’s bank of China, ovvero la banca centrale della Repubblica Popolare Cinese è entrata nel capitale di UniCredit col 2,005% lo scorso 29 giugno e in quello del Monte Paschi con il 2,010% il giorno successivo. Con queste mosse aumenta il peso delle società quotate italiane nel portafoglio dell’istituto centrale di Pechino, che risulta tuttora azionista di Terna, Saipem, Generali, Eni, Enel, Prysmian e Telecom con partecipazioni analoghe.