Aggressioni al personale Trenitalia sui convogli: aumentano i casi. E’ quanto emerge dai dati forniti dalla Società al tavolo periodico regionale aziendale di monitoraggio istituito 6 mesi fa. Di fatto 57 sono state le aggressioni al personale nell’arco dell’anno 2015 a fronte dei 41 del 2014. Le aggressioni fisiche passano da 26 del 2014 a 36 del 2015 mentre quelle verbali da 15 del 2014 a 21 nel 2015. UIltrasporti Emilia Romagna da tempo ha suonato il campanello d’allarme.
In un contesto in cui tante sono le difficoltà sociali che si vivono e bassa e’ la percezione di senso di sicurezza anche in virtù di quanto sta accadendo sul fronte terroristico Trenitalia non può curare il tumore con un’aspirina.
Di fatto poche sono le risorse umane impiegate per il contrasto del fenomeno ed i lavoratori sono terrorizzati quando iniziano il servizio.
Diverse sono le proposte che abbiamo avanzato tra le quali, oltre a richiedere più personale addetto alla sicurezza sia interno che magari esterno anche l’istituzione di un tavolo di confronto immediato che riunisca, oltre alla Regione Emilia Romagna che, per quanto concerne il trasporto regionale (Divisione con il tasso più alto di incidenza per numero di casi di aggressioni) è la stazione appaltante, le Forze dell’Ordine, le Società di trasporto di persone, il Prefetto e le Organizzazioni Sindacali.
L’obiettivo è quello di riuscire a capire se realmente ognuno, nel limite delle competenza, voglia affrontare seriamente il problema in un’ottica di prevenzione dei casi: è evidente che la cura potrebbe costare molto di più ma se le ricette venissero sin da subito impartite forse avremmo fatto tutti un buon lavoro.
La sensibilità registrata ad oggi non ci convince pertanto accellerare i tempi per un primo confronto utile sarebbe cosa “buona e giusta”!!
(Uiltrasporti E.R.)