“Desidero esprimere, a nome di tutta la nostra comunità diocesana e mio personale, il dolore e lo sgomento che ancora una volta nascono di fronte a fatti così terribili, che hanno come ultima ragione il rifiuto della vita – scrive monsignor Massimo Camisasca, vescovo di Reggio Emilia-Guastalla -.
Mentre esprimo la condanna più viva degli attentati di questo terrorismo, che sta spargendo sangue in tutta l’Europa, e che condizionerà la nostra vita probabilmente ancora per tanto tempo, voglio ringraziare tutti coloro che si prodigano per la nostra sicurezza, sia nelle istituzioni che nelle forze dell’ordine.
Occorre riprendere il filo di una costruzione dell’Europa che sembra smarrito, una costruzione che passa attraverso l’educazione delle persone e quindi necessariamente, attraverso le famiglie, le scuole e le università. La Chiesa intende sostenere questa edificazione dell’uomo che trae la sua linfa anche dai grandi valori di civiltà che hanno fatto la storia del nostro continente, tra cui certamente il rispetto dell’altro e l’accoglienza.
È necessario trovare strade nuove di convivenza. Esse possono nascere soltanto da cuori abitati dalla speranza e dalla passione per il bene.
La vicinanza della Pasqua non è una coincidenza e neppure qualcosa di estraneo alla storia presente: essa dice la certezza che il Figlio di Dio, donatosi per noi sulla croce, è risorto. La certezza della vittoria del bene sul male è in fondo, in ciascuno di noi, l’energia per ricominciare creativamente ogni volta, attraverso la conversione del cuore, una nuova città terrena, anticipo e profezia di ciò che ci è promesso per sempre” conclude monsignor Camisasca.