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Sport ed educazione… a Fiorano dal mondo

memorial-sassiIn occasione del 26° Memorial Claudio Sassi, il torneo internazionale di calcio giovanile che si svolgerà dal 24 al 28 marzo 2016, è stata organizzata una serata speciale al Teatro Astoria di Fiorano Modenese su ‘Sport ed educazione’ che si svolge giovedì 24 marzo, alle ore 20.30, con ingresso gratuito.

Vi partecipano giocatori del Sassuolo Calcio, del Modena Fc, del Carpi Fc 1909, ospiti internazionali delle squadre partecipanti al Torneo provenienti dall’Australia, dal Giappone, dalla Danimarca e dalla Finlandia, nazioni all’avanguardia nel rapporto educazione-sport, come il Torneo Sassi ha consentito di scoprire durante le sue edizioni.

La serata, condotta da Stefano Ferrari di Trc, consente di ascoltare l’esperienza di Emanuele Maccaferri e della prima scuola di tifo dell’Emilia Romagna, da lui fondata perché, ha raccontato: “La violenza a cui oggi assistiamo in televisione, allo stadio, in palestra e durante le partite è un pessimo segnale per i ragazzi . Guardando i tifosi picchiarsi dopo una partita i più giovani crescono pensando che quella sia la maniera giusta di sostenere la propria squadra, ma è sbagliato. E con questo progetto vorrei spiegare perché”.

Francesco Palmieri, responsabile tecnico del settore giovanile del Sassuolo Calcio, presenta l’articolato progetto ‘Giovane Italia’, comprendente partite per under 12 da giocarsi senza arbitro e senza allenatore.

La serata gode del patrocinio dei comuni di Fiorano Modenese, Formigine, Maranello e Sassuolo, del Comune di Modena, dello Csi Modena, del Coni e della Figc ed è organizzata nell’ambito della rassegna ‘Sportivamente… cultura e campioni dello sport città per città’.

Michele Iacaruso, presidente del Memorial Claudio Sassi commenta: “Con il Torneo Sassi riusciamo a portare nella nostra provincia non solo atleti, ma anche culture delle sport che si incontrano e si confrontano nel nome dell’amicizia. Negli anni scorsi abbiamo ammirato l’autodisciplina, la correttezza in campo e fuori dal campo di diverse squadre internazionali. Per questo abbiamo ritenuto utile condividere queste esperienze per trarne profitto, senza quelle altrettanto positive che sono già messe in campo nella nostra regione. Sport ed educazione non sono due parole che possono viaggiare divise: non c’è più sport se non è aducativo”.

















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