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Oggi a Reggio Emilia l’assemblea annuale di Confimi Reggio Emilia e Parma

Lusuardi-Confimi-ReggioSi è tenuta questo pomeriggio a Reggio Emilia l’assemblea annuale di Confimi Reggio Emilia e Parma. Hanno partecipato, coordinati dall’avvocato Nino Ruffini, il questore di Reggio Emilia Isabella Fusiello, il presidente della Provincia, Giammaria Manghi. Il presidente della rappresentanza di Reggio di Confimi, Gianfranco Lusuardi: «Legalità bene essenziale per le imprese. Le imprese denuncino illegalità e malaffare».

A un anno dall’apertura della sede territoriale di Reggio Emilia, Confimi Emilia ha promosso presso il Best Western Classic Hotel l’assemblea annuale delle aziende associate estendendo l’invito anche a quelle del parmense. «A Parma – ha ricordato il presidente di Confimi Emilia, Giovanni Gorzanelli – la nostra presenza è recente: abbiamo da poco aperto una sede di rappresentanza in quella che, al pari di Reggio Emilia, Modena, Bologna, è una realtà industriale di prima grandezza alla quale serve una rappresentanza diretta dei propri interessi e bisogni».

L’incontro è stato suddiviso in due parti: la prima, alle 16.30, riservata agli associati, nel corso della quale sono stati illustrati gli obiettivi e le attività per il 2016 e presentati i nuovi servizi per le aziende. La seconda parte ha avuto carattere pubblico ed è stata dedicata al tema della legalità. L’incontro, coordinato dall’avvocato Nino Ruffini, ha visto la partecipazione della dottoressa Isabella Fusiello, questore di Reggio Emilia, e di Giammaria Manghi, presidente della Provincia di Reggio Emilia.

«Abbiamo voluto affrontare un tema di grande attualità – ha sottolineato nelle conclusioni Gianfranco Lusuardi, presidente della rappresentanza territoriale di Reggio Emilia –. La sicurezza e la legalità sono questioni fortemente sentite dagli imprenditori, anche alla luce di quanto emerso dall’inchiesta Aemilia. Le imprese prosperano in contesti sani, dove la competizione non è inquinata da illegalità e prevaricazioni. Da qui il nostro invito al questore e al presidente della Provincia: la collaborazione tra cittadini, imprese e istituzioni è fondamentale per rintuzzare la presenza della criminalità organizzata e rivitalizzare un tessuto sociale coeso e sano».

«Non credo – ha proseguito Lusuardi – che l’Emilia-Romagna abbia perduto per strada alcuni dei suoi caratteri distintivi: quelli legati all’onestà dei comportamenti pubblici e privati, orientati verso il perseguimento del bene comune. Gli anticorpi esistono ancora ed è compito di tutti, anche delle associazioni come la nostra, di suscitarli tenendo alta l’attenzione e rendendo più accessibile la lettura di un fenomeno spesso dificile da decifrare e, di conseguenza, da combattere».

«Ai nostri associati – è stata l’esortazione conclusiva di Lusuardi – ripetiamo ciò che diciamo da sempre: i comportamenti scorretti, il malaffare, non possono passare sotto silenzio: vanno denunciati, in prima persona e attraverso la nostra associazione. Non solo chiediamo sicurezza: siamo e vogliamo essere protagonisti e parte di una filiera che lavora e opera per garantire a tutti sicurezza e legalità».

















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