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Terremoto, 25 Comuni escono dal cratere: al via l’ordinanza del Commissario

Sono 25 i Comuni che non faranno più parte del “cratere” avendo ormai completato la ricostruzione privata di case e di imprese o essendo nelle fasi conclusive. Lo stabilisce l’ordinanza (la numero 12 del 16 marzo) firmata oggi dal Commissario delegato alla Ricostruzione e presidente della Regione Stefano Bonaccini, che stabilisce i criteri per la riduzione e la rimodulazione dei Comuni rientranti nelle diverse tipologie di danno nell’ambito della ricostruzione privata e l’individuazione di un nuovo perimetro ai fini della gestione delle misure e degli interventi necessari per completare la ricostruzione privata.
L’ordinanza è consultabile sul sito http://www.regione.emilia-romagna.it/terremoto nella sezione “Atti per la ricostruzione”, e sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Emilia-Romagna (Burert).
Nell’ambito della ricostruzione privata, 25 Comuni sui 60 inseriti nel cratere dal sisma del 2012 hanno di fatto già ultimato le istruttorie o sono in uno stato molto avanzato di attuazione.
“Restringere il perimetro del ‘cratere’ significa che la ricostruzione procede e che in alcuni Comuni colpiti dal sisma si è pressoché completata la ricostruzione – spiega l’assessore regionale alla Ricostruzione post-sisma Palma Costi – La nostra attenzione ora si concentrerà su quei Comuni maggiormente danneggiati dalle scosse del terremoto del 2012 e che quindi sono ancora impegnati a portare avanti la ricostruzione privata”.
Per quanto riguarda la ricostruzione pubblica invece il ragionamento sullo stato di avanzamento verrà fatto in un momento successivo, ma già con l’Ordinanza 11/2016 pubblicata venerdì 11 marzo è stato compiuto un primo passo, approvando i criteri per la ripartizione delle nuove risorse assegnate dalla finanziaria 2016 e l’elenco dei soggetti ai quali, in applicazione dei criteri vengono assegnate complessivamente risorse per € 127.319.056,37. L’Ordinanza 11 definisce inoltre le modalità con le quali i vari soggetti attuatori, beneficiari delle suddette risorse dovranno procedere, in collaborazione con la Struttura Tecnica del Commissario Delegato, alla formulazione delle proposte per la formazione del Piano annuale dei Beni Culturali 2015/16.

I dati della ricostruzione
Secondo i dati – visibili sul portale ER nel sito http://www.regione.emilia-romagna.it/terremoto – relativi alla ricostruzione registrati (aggiornamento 1 marzo 2016) dal sistema Mude (Modello unico digitale per l’edilizia) relativo alle abitazioni e dal sistema telematico Sfinge  per quanto riguarda le imprese colpite dal sisma del maggio 2012, sono stati  concessi finanziamenti per 2,5 miliardi e liquidati 1 miliardo e 320 milioni.
Abitazioni. Sono 6.481 le ordinanze emesse presso gli istituti bancari per il pagamento dei contributi per la riparazione delle abitazioni. Complessivamente le pratiche in lavorazione presso i Comuni sono 8.147, al netto delle 687 rinunce, rigetti e abbandoni. Ad oggi i sindaci hanno concesso 1 miliardo e 611 milioni di euro di contributi di cui 918 milioni di euro liquidati.
Le unità abitative coinvolte ad oggi nelle pratiche in lavorazione ammontano a 17.890, per un totale di 28.497 abitanti interessati. I cantieri completati sono 3.974 che corrispondono a 12.506 immobiliari: sono rientrati nella propria casa 17.854 abitanti. Le unità ad uso economico ovvero immobili a uso produttivo, commerciale, uffici e depositi rientranti in edifici abitativi (quindi che hanno seguito la procedura su Mude), sono 6.258 unità. Ad oggi circa 2400 pratiche sono state solo prenotate ma non sono ancora state trasformate in domande di contributo dai tecnici privati sulla apposita piattaforma Mude.
Imprese. Sono 2.693 domande di contributo presentate attive (ovvero al netto 1.155 di rigetti e rinunce) per immobili, beni strumentali, scorte e delocalizzazione. Sono 1.839 i Decreti di concessione di contributo per oltre 1 miliardo di euro: ad oggi liquidati 441 milioni. Le prenotazioni per contributi alle imprese sono 1.082 che dovranno trasformarsi in domande entro il prossimo 31 marzo.
Sempre per le imprese sono state previste altre forme di sostegno, tra cui i contributi con fondi Inail a favore delle imprese con carenze strutturali nei capannoni e per i quali occorre aumentare la sicurezza. La dotazione messa a disposizione dall’Inail (imprese con carenze strutturali nei capannoni) è di 74 milioni di euro: ad oggi, a fronte di 1.030 domande presentate sono state assegnate risorse per 27,2 milioni di euro a 802 imprese. Nei giorni scorsi è stato esteso il provvedimento Inail ai proprietari senza dipendenti e successivamente ai capannoni agricoli.

















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