“La programmazione finanziaria che il Comune di Correggio ci ha presentato per il triennio 2016-2018 presenta luci e ombre. Come associazione di categoria fortemente radicata sul territorio, vogliamo presentare proposte concrete a favore delle imprese”. Il presidente Lapam Confartigianato Correggio, Fausto Nora, parla alla luce dell’incontro tra Comune e associazioni datoriali.
“Apprezzabile lo sforzo di mantenere invariata la Tari – spiega il segretario Confartigianato Correggio Matteo Vezzani – ma occorrono azioni incisive per aiutare le imprese del territorio. Imprese che vivono il difficile momento economico rispondendo con tenacia ma che vanno sostenute anche dalla leva pubblica locale”.
Venendo alle proposte, Lapam Confartigianato entra nel merito: “Si va dalla necessità di estendere la banda larga nelle zone industriali del comprensorio al tenere conto, nell’affidamento di lavori pubblici a vario titolo, ad esempio quelli di minore entità sotto i 100.000 euro, alle aziende artigiane medio piccole del territorio – puntualizza il presidente Nora -. Inoltre occorrono risorse per le cooperative di garanzia e l’abbattimento dell’aliquota Imu sui beni strumentali delle imprese”. Ma l’associazione va anche oltre: “Prendiamo atto che il comune di Correggio ha un organico (60 dipendenti) medio basso se paragonato ad altri comuni limitrofi ma questo non può poi incidere negativamente sulla qualità dei servizi offerti come ad esempio quelli riguardanti l’ufficio tecnico in merito ad edilizia privata. Senza contare che occorre esercitare pienamente la sussidiarietà, facendo svolgere a privati servizi di pubblica utilità con un contenimento dei costi senza perdere qualità. Anche in merito al rapporto numero addetti della polizia municipale sugli abitanti dell’intera area dell’unione dei comuni della Bassa Reggiana ci troviamo in una indiscutibile sofferenza che si ripercuote sulla sicurezza dei cittadini e delle imprese con fenomeni sempre più estesi di micro criminalità. Bene le telecamere – conclude Nora – ma questo da solo non può bastare. In questo senso l’allargamento anche alle frazioni del sistema di videosorveglianza, vedi Mandrio e a breve Budrio, vanno nella giusta direzione, occorre però un maggiore presidio del territorio, anche quantitativo, delle forze dell’ordine locali”.