“Il Comune di Sassuolo, insieme ad SGP, è oggetto di un indagine per presunta corruzione elettorale che ha portato ad avvisi di garanzia nei confronti di personale sia dell’ente sia della società partecipata e controllata. Nonostante ciò il Comune è l’unico della nostra provincia a non avere aggiornato e pubblicato, nei termini previsti dall’art. 1 comma 8 del legge 190 2012, ovvero entro il 31 gennaio 2016, il Piano Triennale per la prevenzione della corruzione. Per questo ho presentato una interrogazione consiliare con la quale chiedo spiegazioni di questa nuova e preoccupante inadempienza e, come Presidente della commissione controllo e garanzia, ho chiesto, ed ottenuto per la prossima settimana, la convocazione di una seduta dedicata alle misure anticorruzione ed alle scadenze stabilite dalla legge e richiamate dall’Autorità Nazionale Anti Corruzione. E’ necessario chiarire le tante cose che sull’attività anticorruzione prevista per legge non tornano affatto. A partire proprio dalla mancata adozione e pubblicazione dell’aggiornamento al Piano ed ai contenuti della relazione anticorruzione suul’attivita 2015 pubblicata nella sezione amministrazione trasparente del sito web del Comune.
Da questa emerge che risultano dipendenti su cui pesa l’accusa di abuso d’ufficio. Quali sono state le misure fino ad ora adottate, anche in via precauzionale, in attesa che si definiscano responsabilità? Quali i risultati degli accertamenti interni che il sindaco in occasione dell’avvio dell’indagine, aveva promesso per fare luce su eventuali irregolarità e responsabilità?
Purtroppo, dopo avere ricevuto risposte assolutamente insufficienti, con tanto di documentazione non protocollata, alle due interrogazioni presentate sulle misure anticorruzione attivate in Comune ed in Sgp, le carenze e le inadempienze continuano. E’ preoccupante che l’unico comune della provincia, oggetto di una così delicata inchiesta giudiziaria sia allo stesso tempo l’unico a non avere ottemperato nemmeno al minimo ordinario previsto per legge. Fatto inaccettabile di cui esigiamo che si faccia chiarezza sia in commissione sia in Consiglio, dove potrà essere garantita la massima trasparenza a tutti i cittadini”.
(Claudia Severi, Capogruppo Consiliare FI)