Teatri, 5 sale cinematografiche di cui una all’aperto, sale da ballo/balere/music hall, fabbriche di ceramiche, distillerie di liquori, due banche: la Cassa di Risparmio incorporata nella Cassa di Risparmio di Modena nel dicembre 1940 e dal 1995 la Banca di Cavola e Sassuolo Credito Cooperativo, anche questa incorporata, nel 2013, dalla Banca Reggiana Credito Cooperativo poi trasformata in Banca Emiliana Credito Cooperativo.
In questi giorni si sta discutendo, nelle sedi politiche e finanziarie di un Decreto Legge che il Governo ha emanato, nottetempo il 10 febbraio, sulla riforma delle banche di Credito Cooperativo, ma con discreti mal di pancia di Ministri e personalità politiche.
La “nostra banca“ anche se con sede a Reggio nell’Emilia non ha i parametri richiesti dalla normativa quindi si dovrà associare, per forza, in una grande holding lontana dalla realtà locale.
Dopo i guasti della riforma delle Casse di Risparmio e con la nascita dei mostri giuridici delle Fondazioni si vuole distruggere il sistema delle Casse di Credito Cooperativo.
Altro fatto importante, ne abbiamo già parlato, nel silenzio scandaloso dei media e della politica, dei dazi doganali per le piastrelle in ceramica provenienti dalla Cina.
Abbiamo fatto un proposta operativa tesa a raccogliere il consenso unanime delle forze politiche, sindacali e di Confindustria Ceramica, ma c’è il silenzio assoluto.
Il Sindaco, sempre lesto a frequentare gli ambienti Confindustriali, avrebbe fatto bene, oggi, ad andare a Bruxelles a manifestare per il rinnovo dei dazi doganali alla Cina, in compagnia dei Sindacati CISL e UIL e di Confindutria Ceramica.
Anche in questo caso, dello scippo della Banca, un documento del Consiglio Comunale, insieme a quello sui dazi “Cinesi“ può essere di stimolo ai Parlamentari Emiliani Romagnoli per la imminente battaglia parlamentare…
(Mario Cardone, Segretario Federazione PSI Modena)