Il 19 febbraio 2016, ore 21.00 al Temple andrà in scena Rumore di acque. “Teniamo moltissimo a questo spettacolo – spiega una nota – Ci teniamo perchè racconta la storia di molti residenti della nostra comunità. Sono uomini e donne che hanno lasciato la loro terra per inseguire una vita migliore. Migliore è aggettivo impegnativo che compara, che rende simili e diversi allo stesso tempo”.
Martinelli ha scritto e diretto Rumore di acque dopo alcuni anni passati in Sicilia e ha presentato lo spettacolo per la prima volta all’interno di Ravenna Festival 2010. Da allora quel testo ha avuto una lunga vita in Italia e all’estero: si sono moltiplicate le traduzioni, le pubblicazioni e le messe in scena. Corpi e lingue diverse per un testo dalle mille metamorfosi: in Francia, in Germania, in Romania, negli Stati Uniti, da Chicago a New York all’Oregon, e poi in Brasile, in Cile, e anche in una singolare edizione “corale” in Belgio, a Mons, capitale europea della cultura 2015.
ll primo racconto di traversata – dice Martinelli – l’ho ascoltato a Mazara, nell’autunno del 2008; fu quello di una minuta, coraggiosa donna tunisina: timida, col suo italiano spezzettato tra i denti, faceva fatica ad alzare gli occhi. Cambiai il suo nome in Jasmine, trasfigurando la sua storia e mantenendone gli aspetti essenziali. E’ l’unica storia, che riguarda non un annegato o uno scomparso, ma una vita che si salva. Si salva davvero? Alla fine quando le chiesi se l’avrebbe rifatto quel viaggio, mi rispose decisa di no. Che se ne sarebbe rimasta a Tunisi.
di Marco Martinelli
ideazione: Marco Martinelli, Ermanna Montanari
regia: Marco Martinelli
in scena: Alessandro Renda
spazio, luci, costumi: Ermanna Montanari, Enrico Isola
sartoria e capi vintage: Laura Graziani Alta Moda, A.N.G.E.L.O.
direzione tecnica: Enrico Isola
tecnico del suono: Andrea Villich
realizzazione scene squadra tecnica Teatro delle Albe: Fabio Ceroni, Luca Fagioli, Danilo Maniscalco, Dennis Masotti con il contributo di Amir Sharifpour (Opera Ovunque)
promozione: Marcella Nonni, Silvia Pagliano, Francesca Venturi
coproduzione Ravenna Festival, Teatro delle Albe-Ravenna Teatro, “Circuito del Mito” della Regione Siciliana, Sensi Contemporanei
Con il patrocinio di Amnesty International