Il nuovo management di SETA lamenta una difficile situazione patrimoniale, addebitata alle perdite d’esercizio del 2012 (3,5 milioni di euro) e non riassorbite con i bilanci degli anni successivi, in sostanziale pareggio. Una situazione patrimoniale che preoccupa SETA in vista delle prossime gare di affidamento del servizio previste a breve nel bacino di Piacenza e successivamente per i bacini di Modena e Reggio Emilia, ma che non ha impedito alla società di trasporto di iniziare un lungo braccio di ferro con il sindacato sull’introduzione del controllo satellitare delle corse, senza coinvolgere gli utenti sui possibili vantaggi.
Alla prova dei fatti, Federconsumatori deve registrare la scarsa propensione della nuova dirigenza di SETA al confronto con le rappresentanze dell’utenza, rinviando dallo scorso settembre la richiesta di incontro avanzata dall’associazione, un atteggiamento inaccettabile per un’impresa di trasporto pubblico finanziata con risorse pubbliche e i ricavi delle vendite dei biglietti ai passeggeri. Le leggi vigenti (e il buon senso) prevedono un confronto specifico con le rappresentanze dell’utenza in materia di costi e qualità del servizio o, come accade in questi giorni, sull’adozione delle tariffe agevolate per le categorie disagiate.
Discutibile la scelta del nuovo management di SETA di concentrare gli sforzi maggiori nell’organizzazione del personale, mettendo in secondo piano le enormi potenzialità di sviluppo del servizio che possono derivare dal miglioramento delle condizioni di trasporto dei passeggeri.
Federconsumatori ribadisce la prioritaria necessità di mettere in campo un piano di rilancio complessivo del trasporto pubblico con il coinvolgimento di imprese, enti locali e cittadini/utenti, i veri finanziatori del servizio. Questa, sì, una condizione necessaria per partecipare alle gare per l’affidamento del servizio e un’occasione per gli utenti per una valutazione tra il presente e le proposte di imprese potenzialmente concorrenti.
Periodico quotidiano Sassuolo2000.it
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