Si è conclusa con un’emozionante finale ai calci di rigore tra l’a.s.d. Colombaro e l’a.s.d. a.c. Formigine la seconda edizione del Torneo di Calcio integrato “Formigine in Campo”, che si è svolto ieri a Magreta presso la Palestra Ferraguti. Porta a casa la vittoria finale il Colombaro, in questa manifestazione di sport e solidarietà che ha visto scendere in campo ben sei squadre giovanili di calcio dilettantistiche – oltre al Colombaro e al Formigine anche la P.G.S. Smile, l’ass. Magreta, l’Audax Casinalbo, l’a.s.d. Corlo – con la partecipazione di alcuni atleti della Nazionale Amputati Calcio Csi. Francesco Messori da Correggio (RE), Emanuele Padoan da Vicenza, Lorenzo Marcantognini da Fano (PU) i tre giocatori della Nazionale Amputati che hanno portato uno straordinario esempio di vita e che grazie alla loro forza di volontà sono riusciti in questi anni a coltivare e realizzare il proprio sogno di giocare a calcio, nonostante le avversità. Il più piccolo, Lorenzo “Lollo” Marcantognini, ha solo 13 anni: è nato senza tibia, all’età di quattro anni, gli è stato amputato l’arto sinistro sotto consiglio dell’ortopedico. Oggi, è la mascotte indiscussa del gruppo. Di fianco a Lollo, che ha vestito la maglia dell’a.s.d. Corlo e dell’a.s.d. Colombaro, anche il diciassettenne Emanuele nato con una malformazione alla gamba destra, sceso in campo con l’a.s.d. Associazione Magreta e con l’a.s.d. Audax Casinalbo; infine, Francesco, per tutti “Messi”, capitano della Nazionale nato senza una gamba e che con quel piede sinistro artistico calcia rigori che lasciano tutti a bocca aperta, ieri in campo con l’a.s.d. A.C. Formigine e con la a.s.d. P.G.S. Smile.
Emozionatissimi tutti i giovani calciatori che di fronte ad una folta platea di genitori – presenti anche il sindaco di Formigine Maria Costi e l’assessore allo Sport e al Sociale Simona Sarracino che ha premiato tutte le associazioni sportive partecipanti – hanno dato esempio di come lo sport e in questo caso il calcio possa rappresentare un valido veicolo di inclusione sociale, rispetto per il prossimo e strumento di integrazione alla socialità. “Il calcio integrato, per definizione – sottolinea Raffaele Della Casa responsabile tecnico del Csi Modena e vicepresidente – è un gioco educativo, ha l’obiettivo di creare una cultura dell’integrazione, accettazione e valorizzazione delle diversità tra ragazzi abili e diversamente abili attraverso la pratica sportiva. Lo sport integrato, inoltre, risponde alle esigenze di crescita psicologica e fisiologica del ragazzo rispettando e promuovendo la sua creatività e favorendo occasioni di socializzazione”. “Continuiamo a promuovere sul nostro territorio il calcio integrato inteso come attività sportiva inclusiva – spiega l’Assessore allo Sport Simona Sarracino – con questa formula che prevede squadre formate da atleti normodotati e da atleti che hanno disabilità, si realizza una vera integrazione attraverso lo sport”.
Soddisfatti quindi tutti gli organizzatori, Csi Modena insieme al Comune di Formigine, in questa seconda edizione di Torneo che per un’intera mattinata ha portato a Magreta tanto divertimento, solidarietà, per uno sport sano di tutti e per tutti.