È emerso chiaramente il richiamo alla responsabilità di tutte le parti della filiera alla Sezione di prodotto Pomodoro da industria Area Nord-Italia di Confagricoltura, organizzata presso la sede di Confagricoltura Piacenza per analizzare la situazione in vista della prossima campagna e in considerazione della trattativa in corso. Obiettivo comune: favorire un dialogo intra filiera al fine di governare domanda e offerta, verso una programmazione attenta delle superfici coltivate che sia in grado di garantire agli operatori la corretta rimuneratività.
<È adesso il momento in cui ciascuno deve ponderare e programmare in sinergia con il sistema – ha sottolineato per Confagricoltura Emilia Romagna il presidente della Sezione di Prodotto, Giovanni Lambertini, ad una quarantina di produttori provenienti dalle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Ferrara, Cremona, Mantova e Alessandria. Rivolgiamo in particolare l’appello all’industria di trasformazione per quanto concerne la definizione dei programmi di trasformazione, alle Organizzazioni dei Produttori affinché pongano massima attenzione alla programmazione delle superfici e non ultimo alla parte agricola>.
<È necessario – prosegue Lambertini – che anche i produttori, ciascuno nella propria azienda, pongano in essere piani colturali coordinati con le indicazioni>. Serve, in questa fase, contenere la spinta verso un’eccessiva proiezione produttiva per non inflazionare, poi a campagna in corso, l’intero mercato. <L’obiettivo primario è che si trovi un equilibrio che consenta di trasformare tutto il prodotto coltivato senza correre il rischio di lasciarne nei campi. Anche gli agricoltori – conclude Lambertini – non devono eccedere nell’opzionare superfici a pomodoro, considerando gli elevati e inderogabili costi di produzione a cui sono anticipatamente esposti. La trattativa in corso per la campagna del pomodoro da industria deve avere la finalità e l’interesse comuni di trovare la giusta distribuzione di valore lungo la filiera medesima>.