“I lambruschi vanno difesi con le unghie e con i denti: ci opporremo contro il tentativo di ‘sminuire’ i rossi frizzanti Doc, per questo ci opporremo con tutte le nostre forze a tutela dei nostri vini e dei nostri produttori, che tanto hanno investito per portare il lambrusco nel mondo”.
Lo dice Cristiano Fini, presidente della Cia di Modena, a seguito delle pressioni che vengono fatte a livello comunitario per favorire la liberalizzazione dei vini che prendono nome dal vitigno.
Il problema non riguarda solo l’Italia per i vini protetti (da solo, il lambrusco rappresenta più di un milione di ettolitri), ma coinvolge anche altre nazioni.
“Dovremo fare un fronte comune per bloccare questo tentativo – spiega Fini – che a mio giudizio nasce dal fatto che Paesi competitori come la Spagna temono le nostre produzioni, peraltro molto apprezzate. E’ intuibile quindi che questo ‘assalto’ nasconda finalità commerciali da parte di potenziali competitori europei in campo vitivinicolo. Per questo sabato 30 gennaio una folta delegazione di viticoltori modenesi parteciperà all’iniziativa sul tema promossa a Scandiano presso la cantina Emilia Wine dove interverranno Paolo De Castro, Maurizio Martina (Mipaaf ) e Simona Caselli, assessore regionale Agricoltura .
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