Nessun caso in Emilia-Romagna di infezione nell’uomo e nessun segno di circolazione del virus.
In Centro e Sud America è in corso una epidemia di Zika virus, un virus emergente trasmesso attraverso la puntura di zanzare infette del genere Aedes (principalmente Aedes aegypti, ma anche Aedes albopictus), le stesse zanzare in grado di trasmettere la Dengue e la Chikungunya.
Aedes aegypti non è presente in Italia, mentre albopictus, conosciuta anche come zanzara tigre, è molto diffusa nel nostro Paese e oggetto in Emilia-Romagna, fin dal 2007, di un intenso Piano di sorveglianza e controllo.
Il Piano di sorveglianza regionale delle malattie trasmesse da insetti, grazie all’esperienza acquisita in questi anni e al suo assetto organizzativo (forte integrazione delle professionalità mediche, veterinarie ed entomologiche), è in grado di gestire e limitare eventuali focolai di trasmissione autoctona di questo virus.
La maggior parte delle infezioni da Zika virus, fino all’80%, sono asintomatiche. Le infezioni sintomatiche sono caratterizzate da febbre, eruzioni cutanee, congiuntivite, dolori ossei e muscolari, mal di testa e malessere generale. La malattia in genere si si risolve spontaneamente dopo 4-7 giorni dall’inizio dei sintomi. Durante l’epidemia in Polinesia Francese nel 2013 e in quella in corso in Brasile, sono state però riportate potenziali complicazioni neurologiche e disturbi autoimmuni precedentemente non conosciuti.
In particolare in Brasile, è stato inoltre notato un notevole aumento dei casi di microcefalia nei neonati e sono in corso approfondimenti per confermare l’eventuale relazione fra questa patologia e l’infezione.
Non sono disponibili vaccini per la prevenzione della infezione da Zika virus.
La prevenzione e il controllo si basano essenzialmente sulla riduzione del contatto tra le zanzare e le persone. Chi ha in programma un viaggio all’estero nei Paesi in cui sono in corso queste epidemie deve osservare semplici precauzioni di base per la protezione dalle punture di zanzara: l’uso di repellenti cutanei, ma anche quelli da spruzzare sugli abiti, indossare abiti di colore chiaro quanto più coprenti possibile (camicie a maniche lunghe e pantaloni lunghi), evitare l’applicazione di profumi in quanto attraggono gli insetti.
E’, inoltre, necessario, che nei luoghi di soggiorno le porte e le finestre siano dotate di zanzariere e che queste vengano correttamente impiegate. Si ricorda che le Aedes pungono prevalentemente di giorno, le precauzioni vanno quindi prese sia nelle ore diurne sia in quelle notturne, quando altri insetti ematofagi sono attivi.
Alle donne in gravidanza che hanno in programma un viaggio in questi Paesi si consiglia, se possibile, di rimandare la partenza o comunque di porre un’attenzione ancora maggiore alle misure di protezione individuale dalle punture.
Per ulteriori informazioni si può contattare il personale sanitario che opera negli ambulatori di profilassi per viaggiatori internazionali delle Aziende Usl, in grado di fornire indicazioni e suggerimenti al riguardo.