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Sabato presidio democratico di protesta di Cgil Uil Arci e Anpi contro la presenza di Forza Nuova a Modena

Cgil Uil Arci e Anpi di Modena daranno vita ad un presidio democratico sabato 16 gennaio per protestare contro la presenza di Forza Nuova a Modena.
Il presidio democratico si svolge a partire dalle ore 14.30 presso il Sacrario ai caduti della Ghirlandina (piazzetta Torre) per ribadire l’adesione ai valori di libertà e convivenza pacifica tra tutti i popoli, della democrazia, dell’antifascismo e dell’antirazzismo.
Hanno finora aderito al presidio i partititi politici Pd e Sel, la Rete Studenti Medi, LeftLab, Act! Emilia Romagna, e sono invitati a partecipare tutti i cittadini e le associazioni democratiche e antifasciste modenesi.

“Forza Nuova è un movimento dichiaratamente neofascista ed è tra le formazioni che auspicano la ricostruzione del partito fascista e pratica apologia di fascismo, entrambi gravi reati penali. Diversi suoi dirigenti sono già stati oggetto di indagini in tal senso.
L’annunciata manifestazione di sabato prossimo, con la presenza del leader nazionale di Forza Nuova Roberto Fiore, a poca distanza dal Sacrario della Ghirlandina, rappresenta un’inaccettabile provocazione – dichiarano Cgil, Uil, Arci e Anpi Modena -. Chiediamo pertanto alla Prefettura e alla Questura di Modena di negare l’autorizzazione a svolgere una manifestazione pubblica promossa dalla formazione di estrema destra, che ha evidentemente l’obiettivo di fomentare inutili e pericolose tensioni sociali.

Le intimidazioni ai danni di conque ragazzi avvenute lo scorso 5 gennaio a Vignola è senza dubbio un gesto da condannare: si tratta di un atto grave e vigliacco, che non può avere nessuna giustificazione, condannato peraltro dalla stessa comunità islamica modenese.
Crediamo però altrettanto che non si debba cedere alle bieche strumentalizzazioni (e tra queste rientra anche la fiaccolata della Lega di domenica scorsa a Vignola) di chi fa sciacallaggio con l’odio e la paura: troppo spesso si assiste, nelle discussioni e nelle prese di posizione pubbliche, ad un dibattito in cui chi viene da lontano, chi è straniero, chi pratica una cultura o una religione differente, viene additato come quello pericoloso, come il nemico potenziale, quello da tenere distante. Si tratta di una strumentalizzazione da condannare senza mezzi termini, che non fa altro che alimentare un clima di odio e paura in una provincia come quella di Modena che vanta una lunga ed importante tradizione nelle politiche di integrazione, da parte delle istituzioni, delle comunità, nell’associazionismo e nel mondo del lavoro. E’ stato così negli anni dell’immigrazione cosiddetta “economica”, continua ad essere oggi con profughi e rifugiati, in un contesto internazionale profondamente complesso”, concludono Cgil, Uil, Arci e Anpi.

















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