È stato approvato dalla giunta comunale il Piano urbanistico attuativo (Pua) numero 6, che si inserisce nel progetto di rigenerazione del Parco industriale di Mancasale a Reggio Emilia. In particolare, ne ridefinisce il margine settentrionale e ricomprende complessivamente un’area di circa 33 ettari, suddivisa in due ambiti: l’uno per completare lo sviluppo dell’insediamento lungo via Gramsci in direzione Bagnolo, l’altro intercluso ad aree già urbanizzate, localizzate lungo via Napoli.
“Il nuovo Piano – spiega l’assessore alla Rigenerazione urbana e del territorio Alex Pratissoli – riprende e sviluppa, su scala edilizia, le novità introdotte con il progetto esecutivo, approvato dal Comune, relativo alle opere di riqualificazione del Parco industriale di Mancasale, in relazione agli aspetti legati alla sicurezza, ai collegamenti con fibra ottica, e a una maggiore qualità urbana. E’ pertanto un passaggio importante nella riqualificazione dell’area per la sua declinazione in Parco industriale ed è un esempio di come il programma rigenerativo si attui nella realtà.
“Sostenibilità e competitività di Mancasale – aggiunge l’assessore – costituiscono il binomio della nostra azione di rigenerazione e rilancio di un’area produttiva di grande pregio, fra le più grandi in regione, ottimamente collegata alle principali vie di comunicazione, su ferro e su gomma, e baricentrica rispetto all’area vasta dell’Emilia centro-occidentale e del sud Lombardia. Le potenzialità attrattive di Mancasale sia per Reggio, sia per i territori vicini, sono rilevanti e meritano di essere sviluppate, per generare produzione e lavoro in un contesto moderno, attento a sostenibilità ambientale, qualità di vita e del fare impresa”.
L’INTERVENTO – L’assetto urbanistico del Piano prevede il mantenimento di una fascia d’inserimento paesaggistico lungo via Gramsci, per ambientare e inquadrare i nuovi edifici produttivi, mantenendo anche la percezione degli edifici rurali già esistenti e di un’ulteriore fascia a nord in continuità con l’ambito utilizzato come agricolo e oggetto della variante in riduzione, di recente adottata dal Consiglio comunale.
Sono previsti inoltre la realizzazione, fuori comparto, di circa 150 nuovi posti auto, per far fronte a situazioni carenti pregresse su via Calvi di Coenzo, nonché un contributo economico importante per la riqualificazione del Parco industriale: entrambi gli apporti sono stati coordinati con i progetti approvati dall’Amministrazione comunale per la riqualificazione di Mancasale.
Le aree industriali, grazie alla nuova programmazione del Pua, saranno servite da una nuova viabilità, che consentirà di collegare le testate, attualmente a fondo cieco, di via Fratelli Guerra e via Napoli. Questo nuovo assetto consente di chiudere organicamente la ‘maglia’ della viabilità dell’intero Parco industriale. Si contribuisce inoltre al completamento della rete ciclopedonale esistente, con un sistema di percorsi che si allineano alle viabilità principali di progetto, ponendosi a servizio delle attività insediate e contribuendo alla realizzazione del collegamento con il Comune di Bagnolo.
NUOVE AREE PER L’AMPLIAMENTO DI AZIENDE E L’INSEDIAMENTO DI NUOVE – Le nuove aree industriali programmate con il Pua 6 consentono l’ampliamento di un’importante azienda già insediata a Mancasale e permettono di ospitare altre nuove aziende, interessate in particolare ai servizi offerti dal comparto produttivo in termini di logistica e collegamento veloce con i principali assi ferroviari e stradali del Nord Italia. In particolare verrà realizzata una nuova sede, per un totale di 17.000 metri quadrati circa, di un’azienda leader a livello europeo per la lavorazione e la distribuzione di acciai speciali per l’industria meccanica di precisione.
Il progetto di rigenerazione del Parco Industriale di Mancasale – Grazie a una serie di azioni messe a sistema dall’Amministrazione comunale — che comprendono, oltre all’approvazione del Pua 6, varianti allo strumento urbanistico per semplificare e incentivare economicamente gli interventi di rigenerazione edilizia, e soprattutto opere di riqualificazione dell’area per un importo pari a 2 milioni e 127mila euro — si intende perseguire l’obiettivo di trasformare Mancasale, con i suoi tre milioni di metri quadrati e 550 aziende ospitate, in un moderno Parco industriale rigenerato dotato di:
– servizi per la sicurezza delle imprese
– aggiornate e più diffuse reti tecnologiche per il collegamento veloce a internet
– infrastrutture in grado di migliorarne la vivibilità e l’accessibilità da e verso la stazione Av Mediopadana e il casello autostradale A1 di Reggio Emilia.
GLI INTERVENTI DI RIGENERAZIONE PUNTO PER PUNTO — I lavori di rigenerazione del parco industriale di Mancasale che partiranno il prossimo anno sono:
– la riqualificazione di via Filangeri come collegamento strategico fra la stazione Av, Mancasale e il casello autostradale A1;
– potenziamento dell’illuminazione pubblica;
– installazione e gestione di un sistema di controllo accessi che prevede la videosorveglianza su tutti i varchi e la chiusura notturna degli ingressi a eccezione di quello su via Lama, per il quale è previsto un presidio videosorvegliato 24 ore su 24;
– riorganizzazione della segnaletica attraverso nuovi strumenti di comunicazione che accompagneranno clienti e fornitori dall’uscita dell’autostrada e dalla stazione Av al Parco industriale;
– realizzazione delle opere per garantire la piena efficienza della rete a Banda larga esistente con il coinvolgimento di partner privati a partire già dalla metà del 2016, nonché la completa copertura dell’area dei cavidotti per la posa della fibra ottica.
NORME URBANISTICHE SEMPLIFICATE E INCENTIVI ECONOMICI — Le opere di riqualificazione si inseriscono in un progetto più articolato che ha portato a semplificare e incentivare gli interventi di rigenerazione urbana previsti nel Parco industriale di Mancasale. In particolare con la variante al Rue approvata nel maggio scorso sono state semplificate drasticamente le procedure per il recupero dell’esistente al fine di favorire il rinnovamento dei capannoni per adeguarli alle nuove esigenze produttive e normative.
Interventi quali:
– l’ampliamento delle volumetrie del 30% in deroga ai limiti urbanistici;
– l’ammodernamento delle strutture attraverso l’accorpamento o il frazionamento di unità immobiliari anche mediante opere di demolizione e ricostruzione;
– la realizzazione di nuovi insediamenti attraverso l’accorpamento di lotti contigui;
possono essere fatti ora in tempi rapidi, con intervento edilizio diretto anziché attendere diversi anni con il Poc, venendo così incontro alla necessità delle imprese di avere tempi rapidi e certi per operare con successo sui mercati.
A queste novità introdotte a maggio si sono aggiunti a novembre importanti incentivi economici per le imprese che decideranno di riqualificare i propri capannoni attraverso un taglio del 50% degli oneri di urbanizzazione per la ristrutturazione, e del 25% del valore di monetizzazione del parcheggi pubblici. In pratica, per la ristrutturazione di un capannone produttivo di mille metri quadrati e la relativa monetizzazione di parcheggi è previsto un risparmio, rispetto alla nuova costruzione, di 17mila euro, ovvero di 11mila euro rispetto ai valori tabellari per le ristrutturazioni.
AREA NORD – La riqualificazione del Parco industriale di Mancasale si innesta a pieno titolo nelle politiche di sviluppo economico della città, programmate con il Piano d’azione dell’Area Nord, che riguardano anche il Nodo Mediopadano, l’Area Reggiane e il Campus universitario San Lazzaro.
L’obiettivo è incrementare l’attrattività del Parco e rafforzarne il ruolo di motore produttivo dell’Area Nord e più in generale dell’Area vasta, consolidando e rilanciandone il know-how tecnologico e industriale mediante infrastrutture in grado di aumentarne l‘efficienza e la sicurezza, ma anche creando un network fra imprese e le altre polarità dell’area nord, in particolare il Nodo Mediopadano e il Parco Innovazione nell’area Reggiane.