Torna nel cuore del centro storico il Capodanno in piazza, promosso dall’Amministrazione comunale: l’appuntamento è alle ore 23 in piazza Martiri del 7 luglio – , con il concerto dell’Officina del Battagliero, che propone lo spettacolo ‘That’s all folks!’ per portare a un pubblico eterogeneo, quello tipico del Capodanno, la tradizione musicale folcloristica del territorio di Reggio Emilia. Il Capodanno in piazza è realizzato in collaborazione con Arci di Reggio Emilia.
Alla conferenza stampa di presentazione delle iniziative di Capodanno hanno partecipato Natalia Maramotti, assessora alla Città storica, Elena Davoli, dirigente Politiche per la valorizzazione commerciale e l’incoming, Stefano Bertini, vicepresidente Arci Comitato territoriale Reggio Emilia, Francesco Gualerzi e Adelmo Sassi, dell’Officina del Battagliero.
“Anche quest’anno abbiamo deciso di offrire un momento di festa alla nostra città — ha spiegato l’assessora Maramotti — Da due anni come Amministrazione abbiamo ripreso a organizzare la festa in piazza per la fine dell’anno, convinti che possa essere un momento di svago, divertimento e incontro per tutte quelle persone, e in particolare per le famiglie, che trascorrono le feste in città.
“La serata di San Silvestro è un’ulteriore opportunità di valorizzazione del centro storico e di uno degli spazi pubblici più belli di cui il cuore della nostra città è dotato: la piazza Martiri del 7 Luglio, con la quinta del teatro Municipale e la sua fontana – ha aggiunto l’assessora – E a mezzanotte, con un’installazione che garantisce che garantisce piena sicurezza, saluteremo l’arrivo dell’anno nuovo con i fuochi d’artificio, uno spettacolo di pochi minuti, ma di grande suggestione, per ravvivare la tradizione e festeggiare, in senso simbolico, la luce positiva e rinnovatrice, che ci auguriamo porti il 2016”.
“La serata avrà inizio intorno alle ore 23, ed eviterà di sovrapporsi agli altri eventi presenti in città, tra i quali lo spettacolo in programma al teatro Municipale — ha detto la dirigente Davoli — Speriamo di avere una bella presenza dei cittadini di ogni età, come era stato l’anno scorso, perché anche quest’anno la notte di San Silvestro sia veramente una festa per tutti”.
Il vicepresidente dell’Arci Bertini, ha ringraziato l’Amministrazione per la collaborazione, e ha aggiunto che “questa scelta di coinvolgere l’Officina del Battagliero si è focalizzata su pochi, ma essenziali elementi: volevamo coniugare musica di qualità, un momento di festa e condivisione, e un prodotto tipico del nostro territorio. Ci è sembrata la proposta migliore, così che i cittadini di Reggio possano ritrovare, la notte di Capodanno, della musica ‘solare’, come la chiamano i romagnoli, e la possibilità di trovarsi tutti in quella bella piazza”.
Entrando nel merito delle scelte artistiche, il musicista capofila dell’Officina, Gualerzi, ha detto: “Suoniamo musica di antica tradizione, a volte dimenticata o scomparsa, ma creiamo un’esperienza del tutto nuova con la nostra interpretazione. È stato grazie a Tienno Pattacini, a cui il nostro gruppo fa riferimento, che mi sono avvicinato alla musica. L’arte del maestro Pattacini ha radici nobili, prende spunto dallo stile verdiano, dai valzer viennese e francese, dai concerti per strumenti a fiato della tradizione dei ‘Cantoni’. Abbiamo voluto recuperare lo stile e il linguaggio propri a Tienno, e poi andare oltre, realizzando fra l’altro brani contenuti ora in un album di 12 pezzi”.
“Avevamo un grande sogno — ha spiegato Sassi — riportare a Reggio la vecchia musica di Tienno. Ma mancava il fisarmonicista, così abbiamo fatto di tutto per portare con noi nel gruppo Glauco Caminati, che aveva suonato per trent’anni con Pattacini. Se convinciamo Glauco, ci siamo detti, allora convinciamo tutti: oggi ci ascoltano persone di tutte le età, anche quelle che appartengono la fascia più giovane”.
PROGRAMMA — Sul palco, il 31 dicembre 2015, saliranno Francesco Gualerzi al sax e clarinetto, Glauco Caminati alla fisarmonica, Adelmo Sassi alla chitarra, Valentino Spaggiari al trombone, Marco Bortesi al basso, Riccardo Bontempelli alla batteria e Mirco Ghirardini al sax e clarinetto. Trasformeranno la piazza in una suggestiva pista da ballo, riproponendo le grandi musiche portate al successo da Tienno Pattacini.
L’Officina del Battagliero ha il preciso intento di recuperare e divulgare, in modo essenziale e puro, lo stile e il linguaggio della musica folcloristica nata tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento nella Val d’Enza. Famoso il loro valzer, ‘Battagliero’, uno dei brani più apprezzati e suonati dalle orchestre di ballo italiane, nato a Barco di Bibbiano. In occasione dei festeggiamenti del Capodanno, l’Officina del Battagliero presenta l’ultima produzione ‘Alla Pattacini’, alcune tra le più belle composizioni dell’artista bibbianese. Sono in programma anche alcuni brani estratti dai repertori di Riccardo Cantoni, Cesare Panciroli, Iller Pattacini, Glauco Caminati e Francesco Gualerzi.
Il conto alla rovescia sarà scandito da un grande orologio collocato vicino al palco, che accompagnerà tutti i partecipanti fino allo scoccare della mezzanotte, e dallo spettacolo pirotecnico.
Si ricordano infine i locali della zona che saranno aperti in occasione della serata di Capodanno: Antico Caffè del Teatro (piazza Martiri del 7 Luglio, 2), Caffè delle Fontane (piazza Martiri 7 del Luglio 3/c), Gran Caffè Cavour (piazza Martiri del 7 Luglio, 3/a), Relive (piazza della Vittoria 1/f), Spumanteria all’Opera (galleria Cavour 8-8/a).
OFFICINA DEL BATTAGLIERO — Il gruppo musicale fondato nel 2014, è oggi l’unica realtà italiana in grado di riproporre fedelmente lo stile straordinario e ‘battagliero’ alla Pattacini, con capacità espressiva ed equilibrio. Un progetto che ha l’ambizione di rendere vitale la relazione fra musica colta-classica e musica folcloristica. Due tradizioni che convivono nel grande albero genealogico storico-musicale.
Nei primi anni Trenta, Tienno aveva già una sua orchestra in cui suonava il clarinetto e per la quale scriveva brani da ballo e da concerto. Pattacini fu un compositore molto prolifico, il suo repertorio comprende più di mille brani fra valzer, mazurche, polche e tanghi. Questo tipo di folclore deriva in gran parte dal Romanticismo espresso da Giuseppe Verdi. Infatti lo stile del ‘Concerto a Fiato Cantoni’ di Parma (origine 1861), ricorda molto le sonorità delle ‘bande di palcoscenico’, usate spesso nelle sue opere. Oltre al Concerto Cantoni vi furono i Pinazzi, i Barcaroli, Galli, Casanova e pochi altri. Tienno Pattacini, giovanissimo e virtuoso clarinettista, fece parte della seconda generazione del concerto a fiato Cantoni, e fu lì che assimilò lo stile che poi traspose con abilità e grande personalità nel proprio repertorio che, purtroppo, negli anni andò in parte accantonato.