Ancora una volta Amministrazione Comunale di Fiorano Modenese, insieme a Lapam Confartigianato, Fattore P, Sign Italy Poligraph, Ge.Fi. e Club Amici di Fiorano offe ai cittadini un libro strenna, stampato da Artestampa Fioranese, una bella tradizione consolidata e apprezzata, tanto che i libri stampati nelle passate edizioni sono ormai introvabili, dal primo ‘Eravamo’ fino a quello dello scorso anno ‘Mi ritorna in mente’ con gli scritti di Natale Amici. E’ stato un viaggio lungo 13 anni che quest’anno fa la quattordicesima edizione con una nuova edizione di ‘Mi ritorna in mente” e alcune importanti novità: ad altri racconti di Natale Amici, si alternano ricordi della vecchia Spezzano e di Nirano raccolti e scritti dal giornalista Luigi Giuliani, con la preziosa collaborazione di Luciano Callegari.
Testi e immagini raccontano la ‘Tavola della memoria’, la ‘Fredda Vecchia’, i ‘Mestieri’, la ‘Fredda Nuova’, gli ‘Avvenimenti sportivi a Fiorano’, la ‘Via Chianca’, le ‘Botteghe e bottegai’, la ‘Borgata Villa di Nirano’, il passaggio ‘dall’agricoltura all’industria’, i ‘Pozzi rasoi’, i ‘Ricordi di scuola’, il ‘Casinoun’ e ‘Una vita complicata’.
La strenna sarà presentata e distribuita domenica 20 dicembre, alle ore 11, al Teatro Astoria, in un incontro, condotto dal giornalista Alberto Venturi, con gli autori-curatori Luigi Giuliani e Luciano Callegari, il sindaco Francesco Tosi, l’assessore alle politiche culturali Morena Silingardi, il presidente di Lapam Confartigianato Imprese di Modena e Reggio Emilia Erio Luigi Munari, l’imprenditore Paride Pini di Poligraph e l’intervento di Giuliana Cuoghi.
Il sindaco Francesco Tosi richiama un antico proverbio africano: “Quando il sentiero è diritto e non puoi fare che quello, vai avanti senza fermarti; ma quando il sentiero del tuo cammino si confonde col terreno e non sai più che direzione prendere, allora fermati e volgi lo sguardo indietro. Sapere da dove vieni ti aiuterà a decidere dove andare. Per questo il libro che presentiamo non si rivolge solo a chi si riconosce nel passato qui raccontato, ma a chiunque consideri il ricordo delle vicende quotidiane della vita dell’uomo e di una comunità, una ricchezza da gustare e sulla quale riflettere”.
L’assessore Silingardi annota: “Apprezzo in modo particolare che queste pagine siano frutto dell’ascolto attento di una narrazione orale che rischiava di andare perduta: molti di noi, nel quotidiano, registrano una continua marea informazioni sul presente, in alcuni casi simile a una sorta di chiacchiericcio vacuo di sottofondo, capace spesso di distogliere da ogni riflessione sul passato. Viceversa, ciò che ci viene tramandato diventa patrimonio comune, è
struttura portante della nostra cultura e del nostro senso di comunità”.
Luigi Giuliani conclude la sua introduzione citano come i “racconti di questo nuovo volume, invece, siano come naufraghi nella culla delle nostre radici. La terra dove siamo nati e cresciuti, i luoghi d’incontro nelle stalle o sulle aie dei contadini, il lavoro nei campi. Tutti pieni di storia, di ricordi, di valori e stili di vita che hanno segnato il modo di essere di tante persone. Chi li ha vissuti ce li ha trasmessi con il sapore della cronaca che si fa storia e, a volte, anche leggenda”.