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JLB, il catetere giugulare ecoguidato sviluppato al Policlinico di Modena

JLB-csCateterismo della vena Giugulare Interna ecoguidato, mediante catetere venoso, denominato JLB Catheter. Questo il nome del dispositivo sviluppato dal dottor Lucio Brugioni, Direttore della Struttura Complessa di Medicina Interna e Area Critica del Policlinico di Modena, con la collaborazione di Delta Med Spa, azienda con sede a Viadana, leader nella produzione di cateteri per incannulamento vena. Un device efficace per il trattamento dei pazienti ospedalizzati con necessità di accesso venoso adeguato per la somministrazione di terapie mediche.  

«Un prestigioso risultato, frutto di un percorso nato ed ideato da un nostro professionista interamente all’interno della nostra struttura – puntualizza il Direttore Generale del Policlinico di Modena Ivan Trenti – Il dispositivo è stato testato con estrema soddisfazione all’interno della nostra Azienda Ospedaliera e, cosa ancora più importante, dimostra di essere stato apprezzato dai pazienti a cui è stato applicato. Facilità di impianto, minore invasività e efficacia di trattamento sono peculiarità che lo rendono un prodotto di indubbio valore».

 

LA STORIA.

«Tutto ha avuto inizio nel 2005, quando il Policlinico mi ha messo a disposizione un ecografo in reparto – racconta il dottor Lucio Brugioni, Direttore della Struttura Complessa di Medicina Interna ed Area Critica del Policlinico di Modena – sono state l’esperienza, l’osservazione sul campo e lo stato di necessità a farmi nascere l’idea di quella che oggi è divenuta una realtà».

Una realtà che racconta di un dispositivo tanto semplice quanto innovativo.

 

JLB CATHETER, il catetere venoso ecoguidato per la vena Giugulare Interna.

«In tanti casi, mi sono trovato a fare i conti con pazienti nei quali risultava particolarmente difficoltoso un accesso venoso adeguato per la somministrazione di terapie mediche – spiega il dottor Brugioni – il posizionamento di catetere venoso centrale (cvc) è procedura delicata ed invasiva. Anche grazie alla crescente esperienza in campo ecografico, ho iniziato a chiedermi se l’accesso venoso circoscritto alla vena Giugulare Interna potesse configurarsi come valida e più efficace alternativa».

 

Dalla teoria, alla pratica.

Dal 2008, presso il reparto di Medicina Interna ed Area Critica del Policlinico di Modena sono stati posizionati con tecnica ecoguidata oltre 70 cateteri venosi periferici in vena giugulare interna, in stato di necessità, in pazienti ove non era possibile reperire un accesso venoso periferico e dove non era stata data indicazione a posizionamento di catetere venoso centrale da parte dello specialista anestesista. I cateteri posizionati erano i più lunghi disponibili fra i cateteri venosi periferici (lunghezza 4.5 mm. diametro 18 G).

«Non abbiamo registrato complicanza alcuna – il commento di Brugioni – Oltre alla scarsa ecoriflettenza, l’unico vero problema era il rischio di perdere la vena, vista la ridotta lunghezza del catetere (4.5 cm), a causa di movimenti bruschi del paziente. La lunghezza più adeguata sarebbe dovuta essere di 6, 7, 8 cm. con 16-17-18G di diametro».

Nel 2012, il contatto decisivo, con Delta Med, che crede nel progetto e sviluppa il dispositivo in collaborazione con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, seguendo le indicazioni del dottor Brugioni.

Il 20 dicembre 2013 viene depositato il brevetto di utilità. Un anno dopo, il 19 dicembre 2014, viene richiesto anche quello europeo, con pubblicazione che avviene il 24 giugno 2015. Nello stesso anno, arriva il via libera anche per il marchio CE e l’approvazione del Ministero della Sanità. Del maggio 2015, infine, il nulla osta all’utilizzo in prova al Policlinico e NOCSAE di Modena del nuovo device da parte della Commissione Dispositivi Medici.

«Abbiamo presentato il progetto ad ottobre nell’ambito del Congresso Europeo di Medicina d’Urgenza – conclude il dottor Brugioni – e dal 20 di novembre i JLB saranno acquistabili sul mercato, in quanto ufficialmente in commercio. Una grande soddisfazione per tutto il gruppo con il quale ho sviluppato l’idea e per il Policlinico, che compare sulla confezione del dispositivo come luogo di sviluppo della metodica. Senza la lungimiranza della Direzione Aziendale, non sarebbe stato possibile questo risultato. I miei ringraziamenti vanno ad Elisabetta Bertellini, Alberto Tassi e Massimo Girardis, responsabili di Anestesia e Rianimazione di Baggiovara e Policlinico, a Giovanni Pinelli, che guida la Medicina d’Urgenza di Baggiovara ed Anna Maria Ferrari, Direttore della omologa struttura di Reggio Emilia. A Marco Barchetti della Medicina d’Urgenza di Sassuolo e Filippo Schepis della Gastroenterologia del Policlinico ed infine un grazie particolare a Monica Pantaleoni, Ricerca e Innovazione, Marilena Amato e Marzia Bacchelli, referenti area dispositivi dei Servizi di Farmacia di Policlinico e Baggiovara, oltre ai ragazzi della Scuola di Specialità di Medicina d’Emergenza e Urgenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia, diretta dal prof. Ponz De Leon».

 

Caratteristiche tecniche del catetere.

Il catetere, conforme alle norme CE, è stato prodotto dalla ditta ” Delta Med” di Viadana (Mantova), leader nella produzione di cateteri per incannulamento vena.

Il catetere è sterile e monouso e denominato JLB catheter (brevetto di Modello di Utilità depositato in Italia con n. MO2013U000041 in data 20/12/2013);

Il materiale di cui è costituito è poliuretano, particolarmente adatto per l’incannulamento venoso; il catetere è ecoriflettente, ricco di solfato di bario, quindi ben visibile alla sonda ecografica. E’ dotato inoltre di 2 alette laterali per il fissaggio cutaneo.

 

EVIDENZE.

Dal primo agosto a tutt’oggi, oltre 140 pazienti hanno potuto usufruire di questa opportunità, senza che si verificassero complicazioni. E’ stato presentato al Congresso Europeo di Medicina d’Urgenza di Torino dello scorso ottobre una prima analisi dei risultati, condotta dal 1 agosto al 30 settembre 2015, su un campione di 45 pazienti (27 donne e 18 uomini di età media pari a 77 anni), con i seguenti risultati:

risultati

Dr. LUCIO BRUGIONI.

Nasce a Modena, il 23/5/1962.

Si laurea a Modena, presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia, nel 1988 e sempre sotto la Ghirlandina si specializza in Cardiologia, Tisiologia e Malattie dell’Apparato Respiratorio.

Dirige la Struttura Complessa di Medicina Interna ed Area Critica del Policlinico di Modena dal 2010 ed è autore di oltre cento pubblicazioni scientifiche nel settore dell’emergenza-urgenza.

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Foto: Ivan Trenti, Direttore Generale AOU Policlinico di Modena, Lucio Brugioni, Direttore Struttura Complessa Medicina Interna ed Area Critica AOU Policlinico di Modena, Elisabetta Bertellini, Direttore Anestesia e Rianimazione II AOU Policlinico di Modena, Alessandro Balboni, Amministratore Delegato Delta Med SpA, Giovanni Pinelli, Direttore Medicina d’Urgenza NOCSAE, Marco Barchetti, Medicina d’Urgenza Nuovo Ospedale Civile di Sassuolo, Maurizio Ponz De Leon, Direttore Scuola di Specialità di Medicina d’Emergenza e Urgenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

















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