Tanti i presenti alla giornata di formazione “Le parole che toccano. Neuroscienze e voce materna”, destinata a sanitari (ostetriche, ginecologi, pediatri, neonatologi) e ad operatori attivi in “Nati per Leggere”. L’appuntamento è stato organizzato da Unione Comuni Modenesi Area Nord, Ausl Modena e “Nati per leggere” e si è tenuto nei giorni scorsi presso l’Aula Magna “Rita Levi Montalcini” di Mirandola. L’incontro rientrava nell’ambito dei progetti “Benessere in Comune” e “Nati per Leggere” e ha rappresentato un’occasione per riflettere sui benefici del canto, della narrazione e della lettura condivisa in famiglia in relazione allo sviluppo del cervello sociale ed ai bisogni del neonato. Dopo l’introduzione di Mario Meschieri, Direttore del Distretto Sanitario di Mirandola, sono intervenuti i medici Alessandro Ferrari, Roberto Gallerani Guidetti, la referente del settore Educazione alla Salute dell’Ausl di Modena Maria Monica Daghio e la Presidente del Sistema Bibliotecario dell’UCMAN Alessandra Mantovani. In seguito hanno preso la parola in qualità di relatori Pier Francesco Ferrari, ricercatore e docente del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Parma ed alla University of Maryland, Alessandro Volta, neonatologo, dirigente dell’Ausl di Reggio Emilia ed Anna Maria Davoli, pediatra e referente regionale di “Nati per Leggere”. “Esistono periodi sensibili in cui esposizioni a particolari stimoli sono fondamentali, soprattutto per quelle parti del cervello che sono predisposte alla codifica delle informazioni di natura sociale – dichiara Pier Francesco Ferrari – Il cervello è particolarmente sensibile anche all’ascolto della voce materna, sia in periodo pre-natale sia in quello successivo al parto. Per favorire l’attaccamento emotivo e lo sviluppo cognitivo del bambino è importante che i genitori facciano sentire al figlio la propria voce prima e dopo il parto, per esempio attraverso il canto, le ninne nanne, le filastrocche ed in seguito attingendo a letture sempre più complesse”. Gli operatori sanitari e culturali si stanno impegnando ad informare le famiglie in merito a queste conoscenze scientifiche. La sinergia tra i settori sanitario, culturale ed educativo è già avviata da qualche anno nel territorio dell’Area Nord. Dall’autunno 2012 le ostetriche collaborano con le bibliotecarie del territorio nell’ambito dei corsi parto. Negli anni precedenti le biblioteche avevano già collaborato con i pediatri per promuovere la lettura negli ambulatori. L’intento è ora quello di operare in maniera sempre più coordinata al fine di elaborare nuove strategie culturali comuni. L’Unione ringrazia la Federazione Italiana Medici Pediatri di Modena, NaturaSì Supermercati del biologico di Mirandola e tutte le associazioni che hanno reso possibile la giornata di formazione.