Dopo due anni e mezzo di occupazioni abusive, è stato liberato lo stabile sito in via Triumvirato 22, di proprietà privata, anche oggetto di Ordinanza per la rimozione del tetto in amianto emessa dal Comune di Bologna. Lo stabile era occupato da alcuni soggetti di etnia rom e la proprietà aveva presentato querela per il reato di invasione di edificio, presso la Procura della Repubblica.
La task force antidegrado del Comune di Bologna, presieduta dall’assessore Riccardo Malagoli, dopo un breve periodo di trattative con gli occupanti, ha convinto questi ultimi a liberare l’immobile, consegnando la catena e il lucchetto con cui chiudevano l’abitazione. L’Assessore Malagoli, che ha seguito le trattative sin da subito, mostra soddisfazione e per questo ringrazia i dipendenti del Comune per l’impegno dimostrato e per il risultato raggiunto, opera di un’efficace intervento di mediazione.
La proprietà ha attualmente posto in essere contatti con alcune Associazioni del territorio per la gestione, anche attraverso la riqualificazione, dello stabile, garantendo così che lo stesso non venga rioccupato abusivamente.
Soddisfatta Maria Grazia Tufariello, legale della proprietà: “I miei assistiti ed io apprezziamo il lavoro svolto dal Comune ed il risultato ottenuto. Rientrare in possesso dell’immobile senza un provvedimento coattivo era tutt’altro che scontato, ma grazie all’operazione civile, condotta con grande sensibilità e delicatezza dalla task force comunale, la vicenda finalmente ha trovato una sua positiva conclusione. Ora chiediamo alla Magistratura che vada avanti con i processi per i reati che sono stati commessi”.
E’ stato nuovamente sgomberato un insediamento abusivo sorto lungo il fiume Reno, nei pressi di via Agucchi; l’area era stata liberata poco più di una settimana fa e gli occupanti erano stati tutti identificati e denunciati per invasione di terreno dalle forze di Polizia del Commissariato Santa Viola.
L’insediamento si è però ricomposto e la task force comunale antidegrado è intervenuta nuovamente sull’area, sempre accompagnata dalle forze di Polizia del Commissariato Santa Viola e dalla Polizia municipale del Quartiere Navile. Anche questa volta è sceso in campo un gruppo di volontari, costituito dall’Associazione provinciale della Nigeria “El Ihsan” e dall’Associazione Planimetrie Culturali, che hanno raccolto e accatastato tutto il materiale che costituiva l’insediamento abusivo, facilitando così l’operato di HERA. Per ostacolare il sorgere di una nuova occupazione, si è proceduti con lo smuovere il terreno dell’area, rendendo così ardua la costruzione di tende e baracche.