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Export, numero più per le pmi, a Reggio 4,1% Lapam: “Ma attenzione a non perdere la filiera”

export_salitaExport da record per le piccole imprese italiane: negli ultimi 4 trimestri ha toccato quota 113,8 miliardi, pari al 7,1% del Pil, con un aumento di 4,6 miliardi, vale a dire il 4,2% in più, rispetto all’anno precedente. Soltanto nei primi sei mesi del 2015 le esportazioni di prodotti realizzati dalle piccole aziende ammontano a 57,1 miliardi, in crescita di 2,6 miliardi (+4,9%) in confronto al primo semestre del 2014. Reggio Emilia, in questa particolare classifica, è ben piazzata grazie al +4,1% di export fatto registrare a giugno 2015 rispetto lo stesso periodo del 2014.

I risultati delle vendite all’estero ottenuti dai settori con la maggiore presenza di micro e piccole imprese emergono da un rapporto nazionale di Lapam Confartigianato.

“I piccoli imprenditori sono campioni della qualità manifatturiera italiana e contribuiscono a mantenere in attivo la nostra bilancia commerciale – commenta Lapam Confartigianato di Reggio Emilia -. L’Expo di Milano ha potenziato la propensione delle imprese artigiani a lavorare sui mercati esteri. C’è ancora molto da fare per rilanciare la nostra economia e rivitalizzare i consumi interni, ma i dati per l’export realizzato dalle piccole imprese devono richiamare l’attenzione del Governo: la Legge di stabilità ha aperto la strada che ora va percorsa con decisione soprattutto sul fronte della diminuzione del carico fiscale sulle imprese”.

Secondo il rapporto di Confartigianato Lapam, nel 2014, l’Italia è al primo posto tra i Paesi dell’Unione europea per il maggior valore di prodotti delle piccole imprese esportati negli Stati Uniti (8,4 miliardi), a Hong Kong (3,8 miliardi), in Giappone (2,5 miliardi), negli Emirati Arabi (2,2 miliardi), in Corea del Sud (1,4 miliardi).

Fashion, food e furniture, le tre F del made in Italy, sono sempre le più apprezzate nel mondo. Nel primo semestre di quest’anno, infatti, a tenere alta la bandiera made in Italy nel mondo sono soprattutto i prodotti alimentari che, rispetto al 2014, mostrano un aumento del 6,7% del valore delle esportazioni. Bene anche i settori dei mobili (+5,7%), degli articoli in pelle (+4,5%) e dell’abbigliamento (+3,7%).

L’80,1% dell’export delle piccole imprese si concentra in cinque regioni: in testa la Lombardia con il 24,9%, Veneto con il 21,4%, Toscana con il 12,5%, Emilia-Romagna con il 12,2% (pari a 6.953 milioni) e Piemonte con il 9,0%.

“Il dato è importante – conclude Lapam – anche se limitatamente ad alcuni settori (pensiamo in particolare alla manifattura) occorre sottolineare come la filiera non sia totalmente italiana. E’ quindi necessario continuare a battersi per il cosiddetto ‘full Made in Italy’: solo così si darà un sostegno realmente efficace a tutto il territorio”.

















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