Insegnanti e dirigenti scolastici riuniti per parlare di cittadinanza economica, legalità e sviluppo delle competenze economiche. La sfida dell’alfabetizzazione, che ha caratterizzato gli insegnamenti della scuola nel secolo scorso, non ha perso la sua attualità: se insegnare l’italiano e la matematica resta una priorità, oggi è indubbio che i ragazzi debbano affrontare nuovi contesti e imparare nuovi linguaggi. In un mondo dove parole come tasso, mutuo e spread sono di uso comune, diventa fondamentale familiarizzare questi concetti attraverso l’uso dei molteplici strumenti didattici già disponibili nelle scuole italiane.
Per questa ragione il prossimo 22 ottobre a partire dalle ore 14 presso l’Aula Magna del Liceo Righi di Bologna, si terrà un incontro promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna e dall’Assessorato alla Scuola Regione Emilia-Romagna in collaborazione con la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio (Feduf), nel corso del quale Banca d’Italia, Guardia di Finanza, Agenzia delle Entrate e la stessa Feduf presentano ai docenti i propri programmi nell’ambito dell’incontro “Economia, competenza di cittadinanza consapevole: come introdurre l’insegnamento dell’economia previsto dalla nuova legge sulla scuola attraverso i programmi di educazione finanziaria”. L’obiettivo è quello di facilitare l’inserimento di progetti di educazione finanziaria da parte delle scuole, in particolare in quelle secondarie di secondo grado, e degli enti di formazione del sistema di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP). Nel corso dell’incontro Carlo di Chiacchio, National Project Manager OCSE PISA 2012 presenterà i dati dell’indagine OCSE PISA che nel 2012 ha coperto quasi 20 paesi e un campione di quasi trentamila quindicenni, da cui emerge come l’analfabetismo finanziario a scuola tocchi livelli preoccupanti, con oltre la metà degli studenti che si attestano su un livello di comprensione dei meccanismi economici e finanziari ben al di sotto della media dei paesi monitorati. L’Emilia-Romagna, presenta risultati migliori rispetto le altre aree del Paese, assottigliando anche le criticità emerse a livello nazionale legate alle differenze di genere, con una penalizzazione delle ragazze, mentre pare non incidente lo status socio-economico famigliare, pur denotandosi un contesto di appiattimento verso livelli bassi di competenza. In particolare in Emilia Romagna gli studenti hanno ottenuto un punteggio superiore alla media nazionale con 481 contro 466. Sul fronte della differenza di genere la differenza di livello di competenza è più accentuato in Emilia Romagna rispetto alla media nazionale: i ragazzi emiliani ottengono 487 punti contro i 475 delle ragazze mentre nel Paese la differenza è di soli 8 punti (470 contro 462). Per questa ragione Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna, Regione Emilia Romagna e la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio hanno sottoscritto un Protocollo per la diffusione dell’educazione finanziaria nelle scuole, ambito nel quale si colloca questo evento dedicato ai dirigenti scolastici ed ai docenti. Oltre al quadro evolutivo delle principali opportunità didattiche che possono favorire l’educazione finanziaria, che verrà illustrato da Giovanna Boggio Robutti, Direttore Generale Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio, verranno presentati anche i programmi di cittadinanza economica promossi in collaborazione con il MIUR dalla Banca d’Italia, grazie all’intervento di Marcello Pagnini, dall’Agenzia dell’Entrate con la panoramica su “Fisco & scuola” di Tiziana Sabattini e il contributo all’ Educazione alla legalità economica grazie al Ten. Irene Furlan del Nucleo Polizia Tributaria, Guardia di Finanza di Bologna. Monica Rivelli della Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio introdurrà poi i contenuti e le novità per i diversi gradi scolastici del programma didattico Economi@scuola, il cui obiettivo principale è dare ai ragazzi un approccio valoriale all’uso consapevole del denaro. L’incontro terminerà con una panoramica sui temi dell’educazione ai comportamenti responsabili e ai modelli di sviluppo sostenibili a cura di Elena Cadel della Fondazione Barilla Center For Food & Nutrition.