“E’ vero che al peggio non c’è mai fine, ma questa volta il sindaco di Sassuolo, Claudio Pistoni, sembra avere fatto un clamoroso autogol. Chiudendo, di fatto, le porte del Municipio in faccia a molti cittadini, ansiosi di ascoltare i chiarimenti in merito alle indagini sugli “Intoccabili”, che ha colpito nel cuore la città. Per presunti motivi di capienza e sicurezza, gran parte della gente è stata tenuta fuori dalla “casa di tutti”, cioè la residenza municipale, perché la capienza stabilita era di sole 60 persone”. Così il Gruppo Lega Nord Emilia-Romagna.
«Pensiamo che sia un fatto gravissimo – attaccano il consigliere regionale della Lega Nord, Stefano Bargi, e il segretario di Sassuolo del Carroccio, Gianfrancesco Menani – che il sindaco si sia nascosto dietro a limiti di capienza ed a presunte misure di sicurezza, negando l’accesso alla residenza municipale, che è la casa di tutti, proprio nel giorno in cui la gente attendeva risposte sulla questione degli “Intoccabili”».
«In quanto la maggioranza di centro-sinistra predica spesso e volentieri la virtù della trasparenza, ma poi, nel concreto, preferisce barricarsi dietro alla portata massima di una zona pubblica. La quale varia a seconda dei momenti: può contenere centinaia di cittadini quando la maggioranza si insedia, con onori e glorie, poi si riduce considerevolmente nel momento in cui diventa opportuno essere aperti e trasparenti. Un fatto molto grave – concludono Bargi e Menani – che certamente induce a pensare male».