Approfittando della momentanea assenza del barista, impegnato a servire altri clienti nell’attigua distesa del bar, si è avvicinata alla cassa che ha letteralmente svuotato impossessandosi di oltre 4.000 euro in contanti per poi dileguarsi. Accortosi del furto, il barista, non ha potuto far altro che visionare le telecamere del sistema di video sorveglianza del locale individuando il ladro in una donna, cliente occasionale del bar. Una cliente occasionale per il barista ma non per i carabinieri che l’avevano avuta come “affezionata cliente” nel recente passato come peraltro dimostrano i suoi trascorsi in tema di reati contro il patrimonio. Con l’accusa di furto aggravato i Carabinieri della Stazione di Cadelbosco Sopra hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia una 20enne del paese chiamata a rispondere del reato di furto aggravato. E’ stato lo stesso barista a scoprire che la cassa era stata svuotata così come il cassetto attiguo dove aveva del contante: un bottino da 4.500 euro che, come rivelato dalle stesse immagini del sistema di videosorveglianza era stato “monetizzato” da una donna che pur essendo sconosciuta all’esercente veniva individuata dallo stesso barista come una cliente occasionale del bar che veniva filmata mentre apriva la cassa e l’attiguo cassetto impossessandosi del contante. Filmato alla mano si è presentato ai Carabinieri della Stazione di Cadelbosco Sopra a cui è bastato poco per identificare la ladra: dalla visione i militari hanno infatti riconosciuta “l’occasionale cliente” del bar in una loro “affezionata cliente” che quindi è stata denunciata alla Procura reggiana in ordine al citato riferimento normativo violato. Il contante non è stato recuperato ma per l’esercente la possibilità di essere risarcito in sede processuale.