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Bologna, il duo vincitore di “Incredibol” Antonello Ghezzi, rappresenta l’Italia alla Beirut Art Fair

Bologna Antonello GhezziIl  duo  artistico  bolognese  “Antonello Ghezzi” rappresenta l’Italia alla sesta  edizione  della  Beirut  Art  Fair,  evento  internazionale dedicato all’arte contemporanea, in programma dal 17 al 20 settembre negli spazi del Beirut International Exhibition & Leisure Center.

‘Antonello  Ghezzi’, collettivo composto da Nadia Antonello e Paolo Ghezzi, vincitore  dell’ultima  edizione  del  bando  Incredibol!  –  L’INnovazione CREativa di BOLogna’, attraverso cui ha ricevuto in assegnazione uno studio presso  la  Palazzina  Liberty  dei Giardini Margherita, continua a mietere
successi e riconoscimenti anche a livello internazionale: la partecipazione all’appuntamento   di  Beirut,  infatti,  avviene  su  invito  diretto  del direttore artistico Pascal Odille, e con il supporto dell’Istituto italiano di Cultura in Libano.

La  Beirut  Art  Fair  è la prima fiera di arte contemporanea della regione ME.NA.SA. (Medio Oriente, Nord Africa, Asia del Sud), fondata nel 2010, che ospita  professionisti  provenienti da tutto il mondo: artisti, galleristi, collezionisti e amanti dell’arte per un totale di 20.000 visitatori. L’evento  riunisce  quest’anno più di 50 gallerie internazionali, d’arte ma anche  di design, delle quali 20 al debutto. Le opere esposte, di oltre 100 artisti,  includono  performance  interattive e installazioni multimediali, puntando i riflettori sulle tendenze artistiche più attuali.

Per  la  prima  volta  la  Beirut  Art  Fair  #6 affronta il tema dell’arte digitale nella mostra “Virtual/Reality” con la presentazione dei lavori di autori provenienti da differenti background. All’interno della rassegna, su invito  del  direttore  artistico  Pascal  Odille,  il collettivo Antonello Ghezzi,  presenterà, “Ciels étoilés”, un’installazione luminosa nella quale l’immagine   del   visitatore   è   riflessa   e  scomposta,  come  in  una costellazione,  da  differenti  specchi. Ognuno riproduce il cielo stellato
sopra a Beirut, ‘fissato’ in tempi diversi: sono futuri prossimi e lontani, giorni  che  non  abbiamo  ancora  vissuto  ma  che vengono celebrati dagli artisti come importanti e che insieme compongono un “monumento al futuro” e al nostro rapporto con esso. L’opera  si  inserisce  nella  Serie  di  Specchi,  alla  quale  il duo sta lavorando  da  un  anno,  proseguendo  il progetto Never Ending Night sulle mappe  stellari,  presentato  in  diversi contesti tra cui Buenos Aires, il roBOt  Festival  a Bologna, il Museo dei Xké a Torino, le isole Svalbard in collaborazione  con  il  CNR,  l’Homepage  Festival di Udine e la personale “Guardami ancora” nella galleria Spazio9 a Bologna.

Nell’intenzione  del  curatore  Pascal  Odille,  “Virtual/Reality” sarà una mostra  collettiva  che “destabilizzerà i sensi dei visitatori che potranno viaggiare  attraverso  il  regno delle illusioni”. Sarà un luogo dove mondo reale  e  virtuale  si  combinano  in  una  sorta di mappatura tracciata da modelli   differenti.   Tra  gli  artisti  internazionali,  si  segnala  la partecipazione di Marina Abramovic con una retrospettiva video.
















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