La “residenzialità storica”, quale requisito per poter accedere alle diverse forme di “aiuti sociali”, è un nostro cavallo di battaglia, un caposaldo ed un principio di equità che da sempre sosteniamo e sosterremo.
Già il 06.03.2014, in vista della presentazione e discussione del bilancio previsionale 2014 da parte della Giunta Reggianini avvenuta poi nel Consiglio Comunale del 12.03.2014, avevamo presentato anche un emendamento in materia di sostegno economico alle “vittime” della crisi. In particolare, avevamo proposto di istituire un fondo straordinario emergenziale anti povertà destinato a tutti i residenti nel Comune di Castelfranco Emilia da almeno 5 anni, senza distinzione alcuna e, quindi, senza alcuna discriminazione, ma la maggioranza PD lo respinse perché “vedeva un altro mondo”.
Avevamo proposto di inserire lo stesso requisito nel nuovo “Regolamento per l’accesso e l’erogazione degli Interventi economici di sostegno al reddito”, ma ancora una volta il PD, questa volta “ricalcando” il pensiero del Movimento 5 Stelle e forte di un parere “politico” e non “tecnico” – come invece doveva essere – del Responsabile del Settore, lo ha respinto.
Fedeli all’impegno elettorale assunto ed alle battaglie che da sempre conduciamo sostenuti dai cittadini, non potevamo non presentare una specifica mozione per inserire la “residenzialità storica” anche nel vigente Regolamento comunale per l’assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica.
A nostro avviso, i residenti “storici”, che per anni hanno comunque contribuito con le loro imposte e tasse alla vita dell’intera collettività, devono essere tutelati nell’accesso ai servizi ed alle liste per l’assegnazione degli alloggi popolari, senza che siano sistematicamente superati dagli “ultimi arrivati”. Basti guardare a tal fine la XXIII ed ultima graduatoria approvata: nei primi 50 posti, ben 28 sono gli stranieri……(ricordiamo che a Castelfranco Emilia sono il 13,86% della popolazione). Per noi, “prima i Castelfranchesi!!!”.
Crediamo da sempre che questa sia una battaglia di civiltà ed una misura di buon senso e, finalmente, sembra che anche la Regione Emilia Romagna, a guida PD, pur se timidamente, su sollecitazione del nostro Gruppo Consiliare a quella sede, ne abbia preso atto e si appresti a far cadere un “muro ideologico” di sinistra.
La proposta di modifica al vigente Regolamento non ha alcun intento discriminatorio ma cerca di affermare un principio di equità, valorizzando l’appartenenza alla comunità con una norma che si può definire “anti furbi” e che sia in grado di dare una risposta puntuale ed efficace per governare un fenomeno complesso. Vedremo cosa faranno PD e Movimento 5 Stelle Castelfranchesi….
Auspichiamo un dibattito senza pregiudizi di sorta e senza appelli ad un fantomatico ed inesistente nostro intento discriminatorio: la residenza l’hanno tutti, Italiani, Comunitari ed Extracomunitari!!!
(Cristina Girotti Zirotti – Giorgio Barbieri, Lega Nord Padania)