Quante volte diciamo ai nostri figli di non sprecare il cibo e poi siamo i primi a farlo senza nemmeno accorgerci? La soluzione primaria per arginare gli sprechi deve venire innanzi tutto da noi. Punto di partenza, secondo Tiziano Motti, eurodeputato della settima legislatura e presidente di Europa dei Diritti, possono essere le informazioni nelle scuole, che servono a preparare i giovani ad evitare ogni tipo di spreco. Necessitiamo di una presa di coscienza collettiva, è una sfida difficile, ma possiamo farcela, lavorandoci a livello di comunità europea. Esistono inoltre accorgimenti che possono portare benefici immediati, come, per esempio, la proibizione di vendere cibo troppo vicino alla data di scadenza. Sarebbe necessaria una doppia etichettatura con una data che indica fino a quando il cibo si può vendere e un’altra che dice fino a quando può essere consumato. L’obiettivo è che il consumatore acquisti solo la quantità di cibo di cui ha bisogno. Inoltre, vendere a prezzi scontati i cibi che si trovano vicini alla scadenza, li renderebbe più accessibili alle persone meno abbienti.
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