«Sulla riduzione dei tempi delle liste di attesa delle viste specialistiche incontreremo nei prossimi giorni tutti i direttori generali del sistema sanitario regionale per avviare un confronto per migliorare la situazione». Lo ha annunciato Sergio Venturi, assessore regionale alla Sanità, intervenendo alla Conferenza territoriale sociale e sanitaria (Ctss) di Modena che si è riunita lunedì 11 maggio nella sede della Provincia.
«Il problema delle liste di attesa – ha aggiunto Venturi – è un problema non solo nazionale che la Regione ha posto come una delle priorità da affrontare. L’incontro sarà l’occasione per porre le basi e discutere le proposte per ridurre questi tempi».
E il tema delle liste di attesa è stato posto anche da Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Conferenza, introducendo l’incontro al quale hanno partecipato i sindaci e i direttori di Ausl, Policlinico e ospedale di Sassuolo.
«Tempi di attesa, integrazione tra i due grandi ospedali modenesi, prosecuzione del cosiddetto “Piano delle sedi” che prevede la realizzazione del nuovo modello delle Case della Salute – ha elencato Muzzarelli – sono tra i temi sul tappeto della sanità modenese, insieme all’accreditamento delle associazioni di volontariato e alla riorganizzazione del sistema “sangue” che sta creando non pochi problemi alle Avis del nostro territorio».
Occorre, inoltre, ha rilevato Muzzarelli «rilanciare le nostre eccellenze, evitare esasperate centralizzazioni come sul trapianto d’organi, una nuova programmazione degli investimenti e rivedere il rapporto tra sanità pubblica e privata». Muzzarelli ha aggiunto anche che «è necessario un incontro con l’Università di Modena sul tema della formazione e della ricerca, a valorizzazione e salvaguardia delle eccellenze e del Policlinico». Temi ripresi dal copresidente della Conferenza Alberto Bellelli che ha evidenziato la necessità di una verifica sul Piano attuativo locale (Pal) e una riflessione sul modello della Casa della salute, due temi affrontati anche Maino Benatti, sindaco di Mirandola, mentre Mauro Smeraldi, sindaco di Vignola, ha evidenziato il problema della «necessità di una riunificazione tra i due ospedali di Modena». Maurizia Rebecchi, sindaco di Ravarino, Fernando Ferioli, sindaco di Finale Emilia, e Giandomenico Tomei, sindaco di Polinago hanno posto l’accento sul tema degli accreditamenti delle Avis; Romano Canovi, sindaco Pavullo, ha sottolineato la necessità di valorizzare l’ospedale di Pavullo, mentre Maria Costi, sindaco di Formigine, ha riproposto i temi delle liste di attesa e del modello delle Case della salute come Nadia Manni, assessore alla Salute del Comune di Castelfranco Emilia, che ha parlato anche degli investimenti nell’ospedale; Emilia Muratori, sindaco di Marano, ha sollecitato una maggiore integrazione tra il sociale e il sanitario, tema ripreso anche da Claudio Pistoni, sindaco di Sassuolo, che ha ricordato anche l’esperienza positiva di rapporto tra pubblico e privato nell’ospedale di Sassuolo.