Ha trovato due cellulari sulla sua cassetta postale e gli ha consegnati ai carabinieri di Via Adua per restituirli al proprietario. I Carabinieri della Stazione di Reggio Emilia santa Croce accertato che le due sim erano fittiziamente intestate a persone inesistenti e che il contenuto di alcuni sms rimandava ad una proficua attività di spaccio hanno identificato tutti i soggetti che hanno avuto contatti con quell’utenza accertando in maniera inconfutabile che l’utilizzatore dei cellulari era un navigato spacciatore che negli ultime tre anni aveva effettuato centinaia di cessioni di cocaina e marjuana a favore di decine di clienti.
Un pusher certamente non baciato dalla dea bendata in quanto sebbene nessuno sapesse fornire indicazioni sulla sua identità un ragazzo che gli aveva prestato la macchina ricordava che durante l’utilizzo della vettura il pusher era stato contravvenzionato per un infrazione al codice della strada elevatagli proprio dai Carabinieri di Via Adua. Da quel verbale i carabinieri risalivano a un cittadino albanese 20enne residente a Reggio Emilia, abitante nello stesso condominio, della cassetta postale dove erroneamente i due cellulari erano stai lasciati (forse da un suo cavallino al termine del lavoro). Nei confronti del 20enne albanese si indirizzavano le indagini dei Carabinieri che portavano ad acquisire incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine all’attività di spaccio di cocaina e marjuana a esercitata negli ultimi tre anni a Reggio Emilia favore di decine di giovani. La Procura reggiana, condividendo con le risultanze investigative dei carabinieri della Stazione di Reggio Emilia Santa Croce richiedeva ed otteneva un provvedimento restrittivo di natura cautelare che nella giornata di ieri veniva eseguito da militari di Via Adua che arrestavano il 20enne.