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Fiumi e dissesto, in arrivo dalla Regione 27 milioni di euro per il modenese

Bonaccini-risorse-dissestoSono arrivo 27 milioni di euro dalla Regione Emilia Romagna per la sicurezza idraulica modenese, in particolare per l’adeguamento della cassa di espansione del fiume Secchia e sugli argini del fiume Panaro. I finanziamenti, previsti in una ordinanza che sarà firmata da Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna, si aggiungono alle risorse in arrivo per interventi di ripristino contro il dissesto idrogeologico in particolare sulla viabilità provinciale modenese che ammontano a oltre cinque milioni di euro.

Bonaccini nel fare il punto sull’impegno della Regione contro il dissesto e la sicurezza idraulica sottolinea che «occorre passare dall’emergenza alla prevenzione. Per questo pensiamo a un piano decennale dove affrontare in modo strutturale questi problemi. E gli investimenti nel modenese – aggiunge Bonaccini – sono il riconoscimento per un territorio che ha subito gravi danni». Concetti ripresi da Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, che ha parlato di «investimenti indispensabili  sollecitati dagli enti locali per garantire una maggiore sicurezza. Ora occorre accelerare con la realizzazione di tutti gli interventi finanziati», mentre Paola Gazzolo, assessore regionale alla Difesa del suolo, ha ribadito «l’azione di coordinamento con i territori per utilizzare al meglio risorse di provenienza regionale, statale ed europea. Nel nuovo bilancio della Regione, inoltre, abbiamo aumentato del 50 per cento le risorse contro il dissesto, un segnale chiaro della nostra volontà di porre questo tema tra le priorità».

L’ordinanza regionale prevede 20 milioni di euro per la cassa di espansione del Secchia: sono previsti l’adeguamento e il potenziamento strutturale degli argini del sistema della cassa stessa, anche mediante interventi di rialzo; l’adeguamento dei manufatti di regolazione e sfioro e del sistema difensivo a valle della cassa per  – si legge nell’ordinanza, «uniformare il grado di protezione dell’area posta tra il manufatto regolatore e l’inizio delle arginature»; saranno eseguiti, inoltre, un intervento di manutenzione e ricostruzione straordinaria della briglia selettiva a monte della cassa e la manutenzione straordinaria sulla vegetazione con l’eventuale rimozione degli accumuli di materiale sedimentato.

Il complesso di questi interventi, che integrano il progetto di ampliamento di oltre 40 ettari della cassa già previsto nel territorio di Rubiera, consentirà di rendere il sistema della cassa più adeguato ad affrontare le piene storiche, in questi ultimi anni sempre più frequenti.

Nell’ordinanza, inoltre, sono previsti sette milioni di euro, per interventi di adeguamento strutturale degli argini del Panaro praticamente in tutti i comuni attraversati; previsti lavori di sistemazione morfologica dell’alveo, di adeguamento delle quote e delle sagome dalla cassa di espansione fino al confine provinciale.

A queste risorse si aggiungono poi quelle stanziate con il decreto post alluvione destinate anche ad interventi di messa in sicurezza idraulica del territorio modenese. Nel 2015 sono già stati programmati lavori oltre tre milioni di euro per interventi sul reticolo idrografico minore a sud di Modena (tra cui i torrente Fossa, Grizzaga, Nizzola e Guerro) e oltre 900 mila euro per proseguire negli interventi sulle arginature di Secchia e Panaro in corrispondenza dei tratti danneggiati da tane animali e per il recupero di materiale in alveo.

Le risorse programmate nell’anno 2015 per la messa in sicurezza idraulica nel modenese ammonteranno quindi a più di 31 milioni di euro.

Inoltre nel corso del 2015 verranno terminati anche gli interventi idraulici programmati nel 2014 che ammontano a quasi 40 milioni sui punti critici delle arginature del Secchia, nella cassa di espansione del Panaro e la ripresa di frane puntuali sugli argini di Panaro stesso, il Canale Naviglio, la rete di bonifica e il reticolo minore interessato dall’alluvione e gli interventi di taglio selettivo della vegetazione in alveo sia di Secchia sia di Panaro.

I lavori sono coordinati dalla Provincia tramite lo staff tecnico composto da Regione, Province di Modena e Bologna, Aipo e Consorzi di bonifica e costituito nella sede del Centro unificato provinciale di Protezione civile a Marzaglia.

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Oltre 5,8 milioni per le frane. I cantieri sulla viabilità, censiti 91 smottamenti

Oltre alle risorse per la sicurezza dei corsi d’acqua sono complessivamente oltre cinque milioni e 800 mila euro le risorse regionali per interventi sul dissesto idrogeologico destinate al territorio modenese: quasi cinque milioni  per la difesa attiva, 628 mila euro per le spese urgenti delle nevicate di febbraio, 180 mila per gli interventi strutturali di ripristino dei danni delle nevicate del 2012 e 100 mila euro per il completamento del centro di prima assistenza di Montecreto che va ad integrare la rete del sistema provinciale dei centri di protezione civile antisismici sul territorio dell’alto Appennino modenese realizzati già a Fanano, Sestola, Pievepelago, Fiumalbo, Frassinoro, Montefiorino e Guiglia.

Le piogge e le nevicate dell’autunno e inverno hanno coinvolto il sistema delle strade comunali e provinciali interrompendo viabilità strategiche per l’economia della montagna, coinvolgendo abitazioni private e strutture pubbliche: oltre 91 le frane importanti e miriadi di fenomeni di dissesto diffuso al quale comunque si cercherà di dare soluzione, oltre ai numerosi danni diretti causati dalla neve.

Le risorse messe a disposizione dalla Regione hanno permesso di realizzare i primi lavori urgenti e molti stanno partendo e si concluderanno prima dell’estate: quasi  650 mila euro di lavori  sulle problematiche generate dalla neve e quasi due milioni e settecentomila euro per i fenomeni di dissesto più gravi per i Comuni e la viabilità provinciale. Sono state risolte così le criticità legate al dissesto come quelle su via Fellicarolo a Fanano,  via San Vitale a Palagano, via Fiorentino a Polinago, via Allegara a Prignano sulla Secchia e via Casara a Sassuolo.

Per gli interventi della Provincia sulla viabilità provinciale di montagna colpita da numerosi fenomeni di dissesto, la Regione ha già messo a disposizione prime somme urgenti per 350 mila euro per riaprire in tempi rapidi la strada provinciale 27 a Montese, interrotta da una frana vicino alla frazione di Vaina e riaperta il 29 aprile scorsa, e per un intervento sulla provinciale 24 a Palagano necessario per tenere aperta la strada stessa.

Ma sono disponibili subito anche risorse urgenti che consentono di avviare i lavori entro il prossimo mese per risolvere le criticità più importanti connesse alla chiusura parziale o totale di viabilità comunali e provinciali e in generale sui versanti. Previsti interventi su via Villabianca a Marano, via La Croce a Palagano, via Cà di Marzo a Pavullo, via Pezzuole e via Polle a Riolunato, via Rocchetta Sandri a Sestola, via Circonvallazione nord a Montecreto, via Fondovalle Dolo a Montefiorino, via Rossa a Montese, via Ospitale e via Fellicarolo a Fanano, via Tagliole a Pievepelago, via Rossa a Montese,via del Palazzetto dello Sport a Zocca, via Fondovalle a Polinago, via Casa Gigli a Frassinoro e ancora per le strade provinciali con gravi problemi.

Ammontano a un milione e 400 mila euro, invece, le risorse che si potranno attivare realizzando ancora opere di difesa dal rischio idrogeologico che attraverso la Regione Emilia Romagna arrivano a Modena dal fondo di solidarietà europeo per gli eventi calamitosi che hanno colpito il territorio nei mesi di ottobre e novembre. Anche per queste risorse sarà realizzato un piano di interventi sul dissesto idrogeologico del nostro Appennino.

Oltre alle opere per governare il dissesto  in atto la Regione ha destinato per il territorio modenese più di 800 mila euro per la manutenzione di versanti e reticolo idrografico minore.

















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