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Consiglio comunale di Carpi, approvato il Rendiconto 2014

Tema principale della seduta del Consiglio comunale di Carpi di giovedì 23 aprile è stato il Rendiconto 2014, ovvero la discussione e poi l’approvazione del Bilancio Consuntivo dell’ente locale dell’anno passato. Un documento economico-finanziario, ha spiegato nella sua breve relazione introduttiva l’assessore al Bilancio Cesare Galantini, che rappresenta “un punto di rottura” con i precedenti atti simili poiché da quest’anno è stata introdotta dal Governo la contabilità armonizzata ed è stato dunque modificato il modo in cui redarre il Bilancio. Ecco perché, vista la diversa gestione dei residui, si è arrivati ad un Avanzo 2014 di circa 9 milioni di euro, “cifra che non deve trarre in inganno visto che è in buona parte vincolata e solo 1,8 milioni non lo sono”. Il Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti Eugenio Caperchione ha sottolineato poi come questo abbia dato l’ok al Consuntivo “che rispetta tutti i vincoli in capo al Comune, non vede nessun parametro sforato e dunque mostra come Carpi abbia i conti a posto”.

Molto critica nei confronti del documento presentato dall’amministrazione si è invece detta la consigliera Monica Medici (M5S), che ha mostrato come a suo dire le gestione corrente sia in perdita: “con i rimborsi dei mutui il disavanzo è di 6.4 milioni”, gli insoluti sono in aumento e lo scostamento tra Preventivo e Consuntivo definisca un vero e proprio “indice Pinocchio” del 34%. Medici ha poi stigmatizzato il fatto che i 10 dirigenti guadagnino 1,5 milioni e “19 in tutto li guadagnino i 530 dipendenti: dò la colpa di questo non a loro ma al Sindaco che li ha scelti contra lege”. Il Fondo cassa “si è poi impennato dal 2010 da 11.5 a 31,3 milioni di euro, soldi che esistendo il Patto di Stabilità significa non poterli usare”. Se Federica Boccaletti (Pd) ha invece sottolineato come le entrate da oneri di urbanizzazione, 1,2 milioni, siano ora a disposizione per finanziare il Piano degli Investimenti e le tariffe e le aliquote siano rimaste invariate Paolo Pettenati (Carpi Futura) ha voluto ribadire che “1,8 milioni di Avanzo siano sempre troppi perché significano minori risorse a disposizione per la città”. Mariella Lugli (Pd) dal canto suo ha invece difeso le scelte fatte con questo Consuntivo “nel quale non si presentano disavanzi né temporanei né strutturali e dove la pressione fiscale “non è iniqua e non necessaria. Le priorità della Giunta non sono cambiate e il Bilancio di previsione – ha detto – non è un libro dei sogni: va però iniziata una manutenzione ordinaria con opere visibili e cantierabili in tempi ristretti, per una Carpi più bella”.

Roberto Benatti (Forza Italia) si è pronunciato a sfavore della restituzione ai cittadini e alle famiglie “di pochi euro a testa dell’Avanzo 2014: investiamoli piuttosto in opere. Forse abbiamo regalato troppi soldi in passato quando ne avevamo alla Regione e inoltre cambiando le norme i progetti stessi già approvati e non avviati poi questi sono da cambiare. Voterò questo Consuntivo – ha concluso – in onore della dirigente Mantovani”. Dopo che il consigliere del Pd Marco Bagnoli ha anch’esso preso la parola per ricordare come questo Consuntivo mostri non solo come i conti siano a posto ma anche che i tempi di pagamento delle fatture sono nella norma e il debito è in diminuzione ha risposto alle osservazioni dei consiglieri la Dirigente Patrizia Mantovani, al suo ultimo Consiglio comunale prima del pensionamento. Mantovani ha ribattuto alle critiche di Medici ricordando ad esempio che nei conti del Comune si trovano anche gli indennizzi assicurativi post-sisma e i finanziamenti per la Ricostruzione, che “il Fondo cassa a dicembre è alto per finanziare i sei mesi successivi, che non ci sono deficit, che gli spazi finanziari del Patto di Stabilità regionale che abbiamo ceduto ci ‘tornano indietro’ l’anno successivo e solo nel 2011 abbiamo avuto problemi e non l’abbiamo rispettato per 1,5 milioni di euro. Non prevediamo nessun  disavanzo tecnico nemmeno in sede di riaccertamento dei residui e abbiamo un Fondo vincolato pluriennale di 17 milioni per pagare i fornitori nei tempi giusti”.

Il Sindaco Alberto Bellelli in sede di replica ha affermato infine che la contabilità armonizzata utilizzata per compilare da ora in poi i Bilanci degli enti locali è davvero un “cambiamento culturale”. “Nell’approntamento del Bilancio di Previsione del 2016 dobbiamo trovare il modo di dare concretezza al Piano degli Investimenti, visto che il lato debole degli ultimi anni è stato proprio la manutenzione e il recupero di pezzi di città: dobbiamo dare un segnale forte per il recupero dell’immagine di Carpi ribadendo che il sisma non è un capitolo chiuso – ha spiegato – visto quanto stanno lavorando gli uffici tecnici e non solo loro. La Mantovani va in pensione, sì, ma stiamo ultimando la fase di selezione per il nuovo dirigente”.

In sede di dichiarazione di voto il capogruppo Pd Paolo Gelli ha ricordato che la priorità è il lavoro e che il Fondo già definito non è risolutivo ma un obiettivo da mantenere: Pettenati (CF) ha ribadito che bisogna chiedere meno soldi ai cittadini, Medici (M5S) si è ulteriormente chiesta come faceva Carpi a dicembre a conoscere le cifre che il Governo ha diramato solo 15 giorni fa rispetto ai finanziamenti agli enti locali. “Sono cifre inventate e che dovete approvare per forza. La Grecia siamo noi, il nostro è un no politico a questo Bilancio e il responsabile è il Sindaco”. Benatti (FI) infine ha sottolineato l’immobilismo dell’amministrazione attuale.

Al momento del voto il Rendiconto 2014 è stato approvato da Pd e FI, contrari gli altri gruppi.

 

















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