Frane e Appennino: binomio tornato drammaticamente d’attualità. Passato l’inverno – proficuo in parte per il turismo grazie alle nevicate da febbraio in avanti – il territorio montano inizia la conta dei danni dovuti a smottamenti e frane e al carico di disagi e pericoli che hanno creato e continuano a creare, a quanti risiedono e lavorano nelle zone più soggette al ripetersi di questi fenomeni. Un problema che non lascia insensibile Confesercenti Pavullo: “Non si tratta solo di aree isolate e definite, ma di rischio che corre tutta la montagna, territorio comunale pavullese compreso. In quanto esposto ormai da tempo a questi incontrollabili eventi. La prevenzione e quindi la tutela di cittadini ed imprese a riguardo diventa indispensabile e fondamentale ”.
“Sono previsti in arrivo, fondi utili al ripristino dei versanti del territorio comunale che nei mesi e negli anni scorsi sono stati oggetto di frane. Auspichiamo dunque che lo sblocco di tali somme permetterà di programmare, a partire dai prossimi mesi interventi di ripristino atti a garantire la messa in sicurezza del territorio. Somme che garantiranno anche lavoro per le aziende locali”, aggiunge l’Associazione.
“Occorrerà però, da parte degli enti preposti, la garanzia di stanziamenti costanti per la tutela preventiva di emergenze e calamità naturali; molti torrenti, utile ricordarlo, risultano infatti in diverse zone abbandonati e a rischio tenuta. I Comuni da soli faticano a fronteggiare queste situazioni o quelle che potrebbero svilupparsi. Opportuno quindi l’aiuto non solo economico, ma anche progettuale per una programmazione ed un monitoraggio delle aree più a rischio. L’intera montagna soffre di tali carenze; in particolare Pavullo, il comune più grande della provincia per estensione ovviamente escludendo Modena città”, conclude Confesercenti Pavullo.