Apprendiamo dalle agenzie di stampa dell’ispezione dell’assessore ai Trasporti della Regione Emilia Romagna sulla linea Porrettana.
Non possiamo che esprimere soddisfazione per l’esito positivo del suo viaggio che, in realtà, non ci sorprende.
Nel mese di febbraio, a titolo di esempio, il 92% dei collegamenti garantiti da Trenitalia su quella linea è arrivato a destinazione in orario, percentuale che sale al 95% se si escludono i ritardi provocati da cause esterne (maltempo, danni a passaggi a livello…).
Certo, singoli episodi possono – occasionalmente – compromettere la regolarità del servizio, ma sia le imprese di trasporto che il gestore dell’infrastruttura sono fortemente impegnati per ridurne l’incidenza.
Spiace invece l’affermazione del presidente del Crufer quando parla di anomalie diffuse e di ritardi del 50% dei treni fra Bologna e Rimini. Su quest’ultima linea, ancora a febbraio, l’88,5% dei treni Regionali ha viaggiato in orario, percentuale che supera il 90% se, di nuovo, si escludono cause di ritardo non dipendenti dal gruppo FS.
Auspichiamo, così come il Crufer, un sostanziale rinnovo del parco mezzi di Trenitalia dedicati al trasporto regionale dell’Emilia Romagna. Non risponde però al vero l’affermazione che il treno più giovane in circolazione oggi avrebbe già 30 anni di vita. Basti pensare alle locomotive 464 – in servizio a partire dalla metà degli anni 2000, o ai convogli TAF e Vivalto, anch’essi di più recente introduzione.
Il rinnovo dei treni è già una realtà in molte regioni, favorito dagli accordi stabiliti nell’ambito dei Contratti di Servizio fra Trenitalia e Amministrazioni regionali.