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L’Istituto “E. Morante” di Sassuolo aderisce al progetto “Un treno per Auschwitz”

auschwitzAnche quest’anno l’Istituto Superiore “E. Morante” di Sassuolo aderisce al progetto “Un treno per Auschwitz” promosso dalla “Fondazione Fossoli” di Carpi.  Gli alunni Franchini Sara 5^C, Nozzi Andrea 5^C, Nappa Andrea 5^C, Patrascu Cristina 5^F, Baldi Laura5^B,  Vignogna Alessandra 4^B, Canoce Giacomo 4^B, Perra Federica 4^B, Rossi Marilù 4^C (succursale), accompagnati dal Prof. Chiariello Corrado,  affronteranno un  viaggio verso i luoghi dello sterminio nazista, ripercorrendo le tappe del trasferimento dei deportati da Carpi al campo di sterminio di Auschwitz- Birkenau.

Il “Treno della memoria” partirà giovedì 12 marzo e farà ritorno martedì 17 marzo 2015.

Per l’Istituto il treno della memoria rappresenta l’impegno per ricostruire la storia dei sei milioni di Ebrei che persero la vita durante l’Olocausto e, soprattutto, per mantenere sempre viva la consapevolezza dei  valori di libertà, di dignità e di solidarietà tra persone.  Ai ragazzi viene data l’opportunità di conoscere “ciò che è stato”, quei motivi che hanno consentito il prevalere di sentimenti di rifiuto dell’umanità e di quei comportamenti disumani di prevaricazione e atrocità verso il prossimo, con la consapevolezza che tutto ciò possa ripetersi.  In questo senso, l’Istituto, sulla scorta delle attività formative svolte in questi ultimi mesi dagli studenti e dagli insegnanti accompagnatori, rappresenta non solo una proposta formativa, ma soprattutto educativa. Auschwitz rappresenta il male assoluto, la pagina nera nella complessa storia della costruzione dell’identità europea.

Il Treno della Memoria rappresenta dunque, la possibilità di collegare “il momento di formazione teorica, imprescindibile, all’esperienza diretta sul campo”.

 

“In quel vagone saturo di una dolorosa moltitudine di solitudine […] vedevi il nero imbuto di Auschwitz, illuminato da luci che non riuscivano a fendere l’oscurità, assordato dal frastuono delle urla e dei latrati che non riusciva a coprire il silenzio opprimente” 

Il Silenzio di Abram – Mio padre dopo Auschwitz

Marcello Kalowski

















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