Lunedì 2 marzo Modena conferirà la cittadinanza onoraria e le chiavi della Città a Antonino Di Matteo, giudice antimafia “simbolo dell’Italia che resiste, non si arrende alla violenza e reagisce, facendo prevalere la legalità”, come riportato nella pergamena che gli verrà consegnata, a nome di tutta la comunità modenese, dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli e dalla presidente del Consiglio comunale Francesca Maletti che l’avevano proposta lo scorso novembre.
La cerimonia in Municipio, a cui interverrà anche don Luigi Ciotti, presidente di Libera Associazioni nomi e numeri contro tutte le mafie, sarà il primo atto pubblico di una due giorni del magistrato antimafia a Modena, il cui programma è stato illustrato questa mattina in conferenza stampa dal sindaco Muzzarelli, dalla presidente Maletti e dalla responsabile Ufficio legale di Libera nazionale, Enza Rando.
Il conferimento della cittadinanza, con inizio alle 17.30, avverrà durante la seduta del Consiglio comunale e, oltre che nelle sale dei Passi Perduti e di Rappresentanza, dove sarà allestito un schermo, potrà essere seguito in diretta streaming (http://www.comune.modena.it/il-governo-della-citta).
Nel riconoscimento, si sottolinea “l’impegno decennale di magistrato inquirente, le indagini per trovare i responsabili ed i mandanti delle stragi di mafia, l’incessante lotta per liberare questo paese dalla morsa delle criminalità organizzate che hanno reso Antonino Di Matteo un simbolo dell’Italia che nei momenti più difficili ha la forza di rialzarsi e reagire”, rimarcando che “Modena città Medaglia d’Oro al Valor Militare per la Resistenza si ribella con forza ad ogni tentativo di infiltrazioni della criminalità organizzata”.
Durante la seduta, oltre alla delibera sul conferimento della cittadinanza al magistrato antimafia, l’Assemblea consiliare voterà anche l’intitolazione “a tutte le vittime innocenti delle mafie” de La Tenda, la struttura del Comune di Modena dedicata prevalentemente alla creatività giovanile, che ha fatto della legalità un elemento caratterizzante della propria programmazione.
Alle 21 dello stesso lunedì 2 marzo i modenesi potranno incontrare il giudice di Matteo in una serata pubblica promossa dal Comune di Modena e da Libera al Forum Monzani di via Aristotele 33, concesso gratuitamente dalla Bper. Alla serata, coordinata dalla giornalista Giulia Seno dell’Ansa Bologna. parteciperà anche don Luigi Ciotti.
Il giorno successivo sarà invece la volta dei giovani. Alle 9 è in programma l’intitolazione della Tenda di viale Monte Kosica “a tutte le vittime innocenti delle mafie” alla presenza del giudice Di Matteo, di don Luigi Ciotti, del sindaco e della presidente del Consiglio. Successivamente, alle 10.30, Di Matteo e don Ciotti incontreranno gli studenti nell’aula magna del Corni scientifico tecnologico, presso il Polo Leonardo; coordinerà Enza Rando, responsabile dell’Ufficio legale di Libera nazionale e interverrà anche il sindaco Muzzarelli.
Gli appuntamenti del 2 e 3 marzo rientrano ne “I cento passi verso la giornata del 21 marzo”, il cartellone comune di eventi in preparazione alla XX Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, promossa da Libera e Avviso Pubblico, che quest’anno si svolgerà a Bologna. Al corteo che sfilerà lungo le vie della città fino al piazzale VIII Agosto per la lettura dei nomi delle vittime delle mafie, del rapido 904, delle stragi di Bologna del 2 agosto 1980 e di Ustica, sarà presente anche il sindaco Gian Carlo Muzzarelli con il Gonfalone del Comune di Modena.
Tante le iniziative in programma anche a Modena e su tutto il territorio provinciale nei giorni precedenti l’appuntamento del 21 marzo.
Inoltre, entrano nel vivo a Modena i laboratori di “Semi di giustizia, fiori di legalità”, l’itinerario didattico proposto alle scuole dal Comune e da Libera per affrontare i temi delle mafie dal titolo. Già 40 le classi delle scuole medie inferiori e superiori iscritte. Durante gli incontri si parla di mafie, bullismo e criminalità, ma anche dei diritti e dei doveri del buon cittadino a partire dalla Costituzione e del ruolo dell’informazione nella diffusione della cultura della legalità.
“MODENA ONORATA DI AVERLO CITTADINO”
Ecco il testo integrale del riconoscimento che il sindaco Gian Carlo Muzzarelli e la presidente Francesca Maletti consegneranno al magistrato antimafia
“Il suo impegno decennale di magistrato inquirente, le indagini per trovare i responsabili ed i mandanti delle stragi di mafia, l’incessante lotta per liberare questo paese dalla morsa delle criminalità organizzate hanno reso Antonino Di Matteo un simbolo dell’Italia che resiste, non si arrende alla violenza e reagisce, facendo prevalere la legalità. Un simbolo di quell’Italia che proprio nei momenti più difficili ha la forza e la capacità di rialzarsi e di reagire.
Modena è una città Medaglia d’Oro al Valor Militare per la Resistenza, ed i valori di libertà, democrazia, legalità sono parte essenziale del carattere di questa città, che si ribella con forza ad ogni tentativo di infiltrazioni della criminalità organizzata.
Modena e la sua comunità sono quindi onorate di conferire la cittadinanza onoraria e le chiavi della Città ad Antonino Di Matteo, grate del suo straordinario e coraggioso contributo nella lotta alle mafie, e fiere di avere un nuovo cittadino così impegnato per la legalità del nostro paese”.
È questo il testo integrale del riconoscimento che il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e la presidente del Consiglio comunale Francesca Maletti consegneranno lunedì 2 marzo al magistrato antimafia Antonino Di Matteo nel conferirgli la cittadinanza onoraria.
Antonino Di Matteo, magistrato dal 1991, è stato sostituto procuratore alla Dda di Caltanissetta fino al 1999 per diventare poi pubblico ministero alla Dda di Palermo. Ha indagato sull’uccisione del magistrato Rocco Chinnici, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e delle loro scorte. È stato Pm in numerosi processi a carico di centinaia di mafiosi e si è occupato di molti casi sui rapporti tra mafia, politica e istituzioni. Attualmente è impegnato nei processi per la cosiddetta “trattativa” tra mafia e Stato. Già minacciato e nel mirino della mafia, è di poche ore fa la notizia che la criminalità organizzata avrebbe cambiato strategia negli attentati contro di lui.
TUTTE LE INIZIATIVE IN VISTA DEL 21 MARZO
Il conferimento della cittadinanza onoraria nell’ambito degli eventi in preparazione alla Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie
“La verità illumina la giustizia è il tema della ventesima Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie promossa da Libera e in programma il 21 marzo a Bologna. Alla Giornata, insieme agli altri amministratori dei Comuni dell’Emilia Romagna, parteciperà anche il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli.
In preparazione all’evento sul territorio comunale e provinciale si svolgeranno decine di iniziative promosse da istituzioni, associazioni e comitati, che rientrano nel cartellone comune de “I cento passi verso la giornata del 21 marzo” e intendono essere altrettante occasioni di riflessione e confronto sui temi del contrasto alla criminalità organizzata e a tutte le mafie.
A Modena, in particolare, diversi sono gli appuntamenti che si sono già svolti e che si svolgeranno nei prossimi giorni. Il 28 febbraio, nel pomeriggio, è previsto un banchetto con i prodotti di Libera Terra alla Winter Cup Radio Bruno (a cura del CSI) presso il Pala S. Donnino, in via Genziane,18 a San Donnino, Modena a cura del Gruppo “Verso il Presidio studentesco di Libera Modena”. La Tenda di viale Monte Kosica, che ha intitolato l’intera programmazione di marzo ai temi della legalità, espone la mostra fotografica “Terre di musica, scatti di viaggi tra i beni confiscati alla mafia”. Gli appuntamenti clou sono il 2 marzo alle ore 17.30 in Consiglio comunale quando sarà conferimento la cittadinanza onoraria al giudice Antonino Di Matteo e alle 21 quando Di Matteo e il presidente di Libera Don Ciotti incontreranno la cittadinanza al Forum Monzani di via Aristotele 33, Modena. Alla serata coordinata dalla giornalista Giulia Seno interverrà anche il sindaco. Il 3 marzo, alle ore 9 avverrà l’intitolazione della Tenda a “tutte le vittime innocenti delle mafie”; saranno presenti il giudice Antonino Di Matteo, Don Luigi Ciotti, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli e la presidente del Consiglio comunale Francesca Maletti. Alle 10.30 don Luigi Ciotti e Antonino Di Matteo incontreranno gli studenti medi presso l’aula magna del Corni presso il Polo Leonardo; coordinerà Enza Rando dell’ufficio legale di Libera nazionale.
Il 5 marzo alle, sempre alla Tenda, è previsto l’incontro “Alle origini della trattativa”, in cui Enzo Guidotto, presidente Osservatorio veneto sul fenomeno mafioso discuterà con Pierluigi Senatore, in collaborazione con Associazione L’Asino che Vola. Il 7 marzo Giovanni Tizian incontrerà il Liceo classico San Carlo di Modena, a cura del Gruppo Verso il Presidio studentesco di Libera Modena, mentre alle 10 alla Tenda spettacolo teatrale basato sulla biografia di una vittima di mafia a cura del Liceo Venturi. Lo stesso giorno, alle 15.30, al centro Happen di via Canaletto 43/L è prevista la conferenza via Skype con Rita Borsellino, a cura della Rete degli studenti in collaborazione con il Coordinamento provinciale. Il giorno 8 marzo, alle ore 16.30, alla Tenda c’è l’iniziativa Vestiamoci libera-mente con la cooperativa sociale Altri Orizzonti, progetto di sartoria sociale Made In CastelVolturno – Vestiamo La Libertà, della Casa di Alice (bene confiscato). A seguire aperitivo delle donne libere, a cura del Coordinamento provinciale. Il 9 marzo alle 20, Cena a cura del Comitato unitario delle Professioni di Modena. Il 14 marzo alle 14 partita amichevole di pallavolo tra squadra Sant’Anna e GS Albareto; la squadra del Sant’Anna indosserà le magliette di Libera con i nomi delle vittime di mafia (a cura del Csi), gruppo Verso il Presidio studentesco di Libera Modena. Il 15 marzo apertura pomeridiana straordinaria della ludoteca Strapapera di via S. Giovanni Bosco 150, dove gli adolescenti lavoreranno sul tema della legalità. Il 20 marzo alle 18 è prevista una iniziativa su sanità, salute e mafie e alle 20 la Cena della legalità a Modena. E alle 21, alla Tenda la presentazione del libro “Un «suidicio» di mafia. La strana morte di Attilio Manca” di Luciano Mirone, con l’autore e di Gianluca Manca; coordinerà l’incontro il direttore di Radio Bruno Pierluigi Senatore, a cura dell’Associazione L’asino che Vola.
Il 21 marzo il sindaco Muzzarelli, con il Gonfalone della città parteciperàalla grande manifestazione che si svolge a Bologna per Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, a cui il Comune di Modena ha aderito. Gli appuntamenti continuano il 27 marzo alle 21, alla Tenda, con la presentazione del libro “Terre di musica, viaggio tra i beni confiscati alla mafia”, progetto a cura di Il Parto delle Nuvole Pesanti; saranno presenti l’autore e i musicisti, con il patrocinio di Libera e la collaborazione di Arci. Infine, l’11 aprile alle 11 alla palestra della scuola Carducci gli studenti delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado Carducci e Sola dialogheranno con l’avvocato Vincenza Rando di Libera giustizia e i giovani volontari del presidio Libera di Castelfranco.
Immagine, da sx: la presidente del Consiglio Francesca Maletti, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, la responsabile Ufficio legale di Libera nazionale Enza Rando, il referente di Libera a Modena Gerardo Bisaccia