«Altro che Jobs Act! In Emilia Romagna l’emergenza è quella della criminalità organizzata.
Avremmo voluto non avere ragione. All’indomani dell’operazione Aemilia, la Uil Emilia Romagna sollecitò la politica e ancor prima le Istituzioni a potenziare tutti gli strumenti necessari per combattere le infiltrazioni mafiose perché temevamo ciò che gli investigatori oggi confermano: Bologna è terra di mafia e la nostra regione è ormai terra conquistata dai clan mafiosi.
L’essere la nostra regione ad alto rischio di infiltrazioni mafiose pone quindi problemi urgenti che vanno risolti perché se è vero, come è vero, che i clan abitano ormai in modo stabile in Emilia; è altrettanto vero che le famiglie stanno ‘colonizzando’ grosse aree economiche della Romagna.
Ecco perché chiediamo al presidente della Regione Emilia Romagna, che ha già nel suo programma il tema della legalità, di accelerare al massimo la messa in campo di tutti i provvedimenti necessari per contrastare il fenomeno mafioso. Accanto alla richiesta al Governo di avere più uomini e mezzi, è fondamentale che la Regione metta subito in essere un patto per la legalità tale da rendere la via Emilia sempre più impermeabile alla presenza della criminalità organizzata».
