La protesta dei precari della scuola non si ferma con le contestazioni a Renzi durante il convegno del PD (domenica 22 febbraio). Dal 23 al 27 febbraio i precari della scuola organizzano a Roma un presidio permanente a Montecitorio nei giorni in cui è prevista la presentazione del decreto sulla scuola. In tante città d’Italia ci saranno presidi davanti agli uffici scolastici. A Modena i precari della scuola organizzano un presidio davanti all’ufficio scolastico provinciale mercoledì 25 febbraio alle ore 17. Hanno già aderito al presidio il sindacato CUB (Confederazione Unitaria di Base), il coordinamento diploma magistrale, il coordinamento No Austerity. I precari della scuola fanno appello a tutti i sindacati, ai genitori, agli studenti a partecipare al presidio per difendere la scuola pubblica.
I precari chiedono un reale piano di assunzioni per i precari della scuola, ma anche il ritiro del progetto di Renzi per gli insegnanti di ruolo.
Queste le rivendicazioni del presidio:
No alle assunzioni-farsa: chiediamo un immediato piano di assunzioni, con adeguati finanziamenti. Il progetto della “Buona scuola” di Renzi prevede che i nuovi assunti possano essere impiegati su altre province, su “materie affini” o messi a disposizione di reti di scuole per tappare i buchi delle supplenze. Chiediamo che le assunzioni avvengano nel rispetto delle province e delle materie scelte dai precari, senza utilizzo dei supplenti come trottole tappa-buchi! Chiediamo inoltre che non ci siano penalizzazioni per i nuovi assunti, a cui devono essere riconosciuti gli scatti stipendiali!
Il piano di assunzioni di Renzi rischia di trasformarsi in una gigantesca operazione di risparmio, che penalizzerà anzitutto i supplenti brevi che lavorano sulle graduatorie di istituto (i quali già oggi ricevono gli stipendi spesso con mesi di ritardo): questi supplenti rischiano di scomparire e diventare disoccupati, poiché l’intenzione è quella di cancellare le graduatorie d’istituto senza garantire ai precari nessuna prospettiva di assunzione! Chiediamo garanzie per i supplenti delle graduatorie di istituto!
Sì all’assunzione di tutto il personale precario, sia delle graduatorie a esaurimento che delle graduatorie d’istituto: a chi ci dice che non ci sono sufficienti posti nella scuola, noi rispondiamo che occorre ridurre il numero di alunni per classe e aumentare il numero degli insegnanti: basta classi pollaio che rendono impossibile qualsiasi didattica dignitosa! Chiediamo inoltre che venga abbassata l’età pensionabile, al contempo favorendo un ricambio generazionale e permettendo al personale che lavora da molti anni di andare a riposo con pensioni dignitose!
Restituzione della monetizzazione delle ferie non godute: in due anni il personale precario è stato scippato di oltre 2000 euro dal governo, che intende fare cassa sulla pelle di chi ha meno diritti, cioè dei precari! Rivogliamo indietro i nostri soldi!
No al taglio del personale Ata! Il personale Ata è già gravato di molto lavoro e la legge di stabilità ha introdotto nuovi pesanti tagli. Non solo: la Buona scuola di Renzi prevede l’apertura anche serale degli istituti, che cadrà prioritariamente sulle spalle del personale Ata!
Ripristino degli scatti stipendiali automatici per tutto il personale della scuola! No alle “false carriere” di Renzi, che significano tagli per tutti! La “Buona Scuola” di Renzi prevede la cancellazione degli scatti stipendiali automatici, che verranno sostituiti con “scatti di carriera” (della stessa consistenza economica), riservati solo al 66% dei docenti di ogni scuola, che dovranno “accumulare crediti” (con corsi e attività aggiuntive) per non finire nel 34% dei poco meritevoli… questi ultimi rischiano trasferimenti, cambi di mansione e licenziamenti (la cosa più assurda è che ogni scuola dovrà necessariamente individuare un 34% di docenti non meritevoli! Un trucco per scatenare una miserevole guerra tra poveri).