Intesa Sanpaolo mette a disposizione delle piccole e medie imprese dell’Emilia Romagna 2 miliardi di nuove risorse e un programma di interventi per incoraggiarne il dinamismo, la crescita e la competitività.
E’ questo il contenuto dell’accordo presentato a Bologna dal Gruppo bancario presente in regione con Carisbo, Cariromagna e Banca Monte Parma, da Piccola Industria di Confindustria e da Confindustria Emilia Romagna per investire sullo sviluppo del sistema imprenditoriale locale, con focus sugli strumenti per la crescita e la valorizzazione dei beni intangibili delle aziende.
Viene così declinato sul territorio emiliano-romagnolo l’accordo nazionale siglato da Intesa Sanpaolo e Piccola Industria di Confindustria che prevede un plafond complessivo di 10 miliardi di euro, da aggiungersi ai 35 miliardi già stanziati negli ultimi 4 anni.
L’intesa è stata presentata da Maurizio Marchesini, presidente Confindustria Emilia Romagna e da Stefano Barrese, responsabile Area Sales e Marketing della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, insieme a riflessioni sulle strategie per cavalcare la ripresa portate da Fabrizio Guelpa, Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, Stefano Martarelli, responsabile Crediti della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo e da Paolo Pozzi, Perani & Partners.
Alla tavola rotonda con focus sulla crescita, moderata da Giorgio Costa de Il Sole 24 ore, hanno partecipato Luca Severini, direttore regionale di Intesa Sanpaolo, Simonetta Monica Talmelli, presidente Piccola Industria di Confindustria Emilia Romagna, Andrea Falchetti, responsabile Finanza Straordinaria Banca IMI (Gruppo Intesa Sanpaolo). Al dibattito hanno partecipato anche imprenditori di aziende di successo dell’Emilia Romagna che hanno portato la loro esperienza: Mariacristina Gherpelli, amministratore delegato della Ghepi, impresa di lavorazione materie plastiche di Cavriago, e Paolo Saini, amministratore delegato di Sate Italia, industria grafica ferrarese.
Nel corso di questa tappa, Vincenzo Boccia, presidente del Comitato Tecnico Credito e Finanza di Confindustria, cui sono state affidate le conclusioni, ha sottolineato l’importanza dell’accordo che ha fra gli obiettivi quello di facilitare l’accesso al credito delle pmi, anche grazie alla valorizzazione delle variabili qualitative, attraverso una sinergia tra imprese e banche del territorio.
“Il nostro sistema imprenditoriale ha dimostrato di avere la forza necessaria per superare una crisi che lo ha indebolito e stiamo vedendo i primi segnali incoraggianti di un ritorno agli investimenti. – ha aggiunto Luca Severini, direttore regionale Emilia Romagna, Marche, Abruzzo e Molise di Intesa Sanpaolo – Il nostro Gruppo ha previsto nel proprio piano industriale al 2017 ben 170 miliardi di nuovo credito a famiglie e imprese, oltre il 10% del Pil nazionale. E’ necessario innescare quel circolo virtuoso da cui derivano benefici per occupazione, consumi e produzione. L’accordo presentato oggi va in questa direzione, mettendo a disposizione, oltre alle risorse, anche gli strumenti per spingere la ripresa”.
“Il 2015 potrebbe rappresentare un’inversione di tendenza del ciclo economico – ha commentato Maurizio Marchesini, presidente Confindustria Emilia-Romagna – grazie ad una serie di circostanze favorevoli che possono riavviare una dinamica positiva dello sviluppo. Per questo è il momento di mettere in campo un impegno straordinario per sostenere ed accompagnare gli investimenti e la crescita delle imprese. L’accordo con Intesa Sanpaolo è un passo rilevante per la qualificazione del rapporto banca-impresa. Un elemento innovativo riguarda in particolare i beni intangibili, come brevetti e marchi, e gli effetti di una loro valorizzazione sul rating delle imprese. Oggi vorremmo aprire un lavoro comune in questa direzione, con il coinvolgimento diretto della Piccola Industria, per costruire una partnership sempre più solida tra impresa e banca”.
“Punto di forza dell’accordo è quello di rendere disponibile una vasta piattaforma di strumenti e servizi che supportano le aziende nei loro piani di sviluppo. – ha concluso Stefano Barrese, responsabile Sales e Marketing Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo – Le imprese devono orientarsi sempre di più verso l’export e l’innovazione e aprirsi al commercio digitale, fattori indispensabili per la sopravvivenza e la crescita della nostra imprenditoria. In questo senso Expo rappresenterà un ulteriore motore per consolidare i primi segnali di crescita della nostra economia. Intesa Sanpaolo sosterrà la partecipazione delle imprese clienti con servizi, iniziative mirate, spazi di visibilità e ospitalità: penso ad esempio a “Created in Italia” o all’iniziativa “Candida la tua Impresa”, che consentirà a oltre 200 PMI di essere ospitate nello Spazio espositivo di Intesa Sanpaolo in Expo per organizzare incontri, sviluppare relazioni e cogliere opportunità di business internazionali. Le candidature raccolte hanno superato il migliaio, segno del grande interesse da parte delle imprese nei confronti dell’iniziativa”.
CONTENUTI DELL’ACCORDO PER L’EMILIA ROMAGNA:
Crescita – Molte imprese dell’Emilia Romagna sono cresciute anche durante la crisi, facendo leva su punti di forza che le distinguono dalla media del Paese come export e accentuata internazionalizzazione, investimenti su ricerca e sviluppo, marchi e brevetti, certificazioni di qualità e ambientali. Si è registrata anche una significativa accelerazione nella realizzazione di contratti di rete, con l’Emilia Romagna seconda solo alla Lombardia per numero di imprese coinvolte. Gli strumenti messi a disposizione dall’accordo puntano a incrementare gli investimenti in R&S, certificazioni, marchi e per intensificare l’upgrade qualitativo dell’export, anche attraverso il rafforzamento della formazione professionale.
Innovazione – Anche durante gli anni di crisi 2008-12, le imprese che disponevano di brevetti hanno avuto performance nettamene migliori rispetto alle altre, registrando una crescita del fatturato di circa 6 punti percentuali superiore e un miglior andamento dell’Ebitda.
L’innovazione si conferma elemento decisivo per la competitività. In quest’ottica l’accordo prevede iniziative di matching per settore e territorio tra imprese dotate di elevata capacità innovativa che hanno necessità di condividere o acquisire innovazione.
La banca mette inoltre a disposizione, a supporto del progetto AdottUp, avviato con Piccola Industria Confindustria per promuovere l’incontro tra start up e imprese già consolidate, anche i fondi Atlante Ventures e le piattaforme di incontro tra domanda e offerta di innovazione come Start Up Initiative e Officine Formative.
www.createdinitalia.com, portale per l’e-commerce – Per facilitare l’accesso delle imprese ai nuovi mercati digitali, Intesa Sanpaolo ha lanciato Created in Italia (www.createdinitalia.com), il primo portale di e-commerce del Gruppo dedicato alle eccellenze italiane nei settori Ristorazione, Turismo, Design e Fashion. Una “piazza” virtuale in cui il brand italiano si mette in luce per promuovere lo sviluppo commerciale fra aziende e con potenziali clienti, anche internazionali, grazie a un’offerta selezionata e personalizzata. L’e-commerce è cresciuto molto negli ultimi anni, tuttavia il mercato italiano ha una dimensione ancora molto contenuta rispetto a quella di mercati maturi (1/4 di quello tedesco e 1/6 di quello UK) e la diffusione dell’e-commerce fra le pmi italiane è ancora modesta (circa il 5% delle aziende con meno di 50 dipendenti vende online).
Export e internazionalizzazione – Le potenzialità di sviluppo sui mercati esteri sono ancora rilevanti: le esportazioni nel manifatturiero, in percentuale della produzione nazionale, sono attualmente pari al 39% in Italia, contro il 58% in Germania e il 51% in Francia. Per questo l’accordo include un’ampia piattaforma di prodotti e servizi di consulenza, proposti dal team di specialisti in internazionalizzazione di Intesa Sanpaolo per cogliere le opportunità di un mercato sempre più globale.
Opportunità connesse a Expo – Le aziende possono accedere a tutte le opportunità di business e di contatto commerciale messe a punto da Intesa Sanpaolo in qualità di Global Banking Partner di Expo Milano 2015, vetrina mondiale delle eccellenze agroalimentari e del Made in Italy in generale. Ulteriori plafond dedicati all’offerta settoriale attinente ai temi di Expo saranno messi a disposizione delle imprese per realizzare specifiche iniziative e progetti imprenditoriali.
Dialogo – L’accordo conferma e perfeziona i servizi di consulenza globale e gli strumenti di dialogo attivati per sviluppare una relazione virtuosa fra impresa e banca. Sancisce inoltre l’avvio di un tavolo congiunto Intesa Sanpaolo-Confindustria Piccola Industria che, partendo dall’analisi di casi di aziende di successo, ha il compito di individuare nuovi criteri di natura qualitativa per misurare le potenzialità di sviluppo dell’impresa e agevolare l’accesso al credito o a forme alternative di finanziamento.