Un incontro molto partecipato quello organizzato da Lapam Confartigianato a Correggio (per la Zona di Reggio Emilia e quella di Carpi), in collaborazione con Il Sole 24 Ore, per illustrare le recenti novità introdotte dalla Legge di Stabilità e dal Jobs Act. Più di 180 gli imprenditori presenti interessati a capire cosa cambierà per le piccole aziende in materia di lavoro, semplificazioni e fisco.
“Questo appuntamento – spiega il Segretario generale Lapam, Carlo Alberto Rossi – si inserisce in un percorso ormai tradizionale per la nostra associazione. Quest’anno, però, abbiamo voluto dare un taglio ancora più rigoroso, coinvolgendo Il Sole 24 Ore e i nostri esperti. Il sostegno concreto alle imprese e agli imprenditori passa anche attraverso queste occasioni formative e informative, ma dobbiamo fare ancora di più. Sullo sfondo delle luci e delle ombre di questi provvedimenti, con l’auspicio che per una volta le luci siano superiori alle ombre, stanno alcuni temi strutturali che il nostro Paese deve superare se vogliamo davvero tornare a crescere. In particolare la burocrazia e lo snellimento delle procedure è indispensabile: sappiamo bene che più burocrazia non significa più equità e giustizia, anzi in Italia la burocrazia è troppo spesso sinonimo di inefficienza”.
Il Presidente generale, Erio Luigi Munari, entra nel vivo dei temi trattati: “La direzione è finalmente quella giusta. Per poter valutare il Jobs Act ci riserviamo di verificare i decreti attuativi che il Consiglio dei Ministri adotterà e che dovrebbero modificare il contratto di lavoro a tempo indeterminato, rendendolo più flessibile in uscita e più conveniente per effetto del combinato disposto degli sgravi contributivi introdotti dalla legge di stabilità a partire dal 2015. Valutiamo positivamente anche l’attenzione riservata alle imprese con meno di 15 dipendenti che rappresentano la stragrande maggioranza del tessuto produttivo italiano ed emiliano in particolare”. Munari, però, mette il dito nella piaga: “Il vero problema per noi piccoli imprenditori rimane la ripresa economica, le cui leve sono l’acceso al credito, la semplificazione burocratica e la riduzione del prelievo fiscale. La legge di stabilità in questo senso introduce novità, in qualche caso positive, in alcuni casi preoccupanti. In un momento di forte tensione per la liquidità delle imprese, far generare crediti d’imposta non appare la strada migliore. L’obiettivo condivisibile di contrastare le frodi fiscali e l’evasione dell’Iva, non può avere riflessi negativi sulle imprese anche in termini di burocrazia: penso in particolare al rischio di mancanza di liquidità che potrà derivare per le imprese che operano nei confronti della pubblica amministrazione con l’introduzione dello ‘split payment’, per il quale abbiamo indetto una petizione a livello nazionale. Per le piccole imprese vi sono aspetti importanti che attendono di essere completati, come la semplificazione degli adempimenti e il riordino dei regimi fiscali, che ha visto attuata solo una parte degli interventi. Inoltre la riforma del catasto dei fabbricati, per arrivare alla razionalizzazione del reddito d’impresa. Ci aspettiamo una riforma strutturale del fisco, che sia più semplice, equo e trasparente. Un fisco che sia orientato alla crescita”.
Per finire il Presidente Lapam della Zona di Reggio, Ivo Biagini: “Il successo di questo appuntamento conferma il radicamento che Lapam Confartigianato ha ormai acquisito nella provincia reggiana. Siamo molto soddisfatti, ora attendiamo dalla politica segnali concreti di attenzione per il mondo delle piccole e medie imprese del territorio”.