Al posto delle rotaie un percorso riservato a pedoni, ciclisti e mezzi pubblici con soluzioni tecniche che consentano di realizzare un vero e proprio parco lineare e che siano nello stesso tempo “efficaci per la mobilità cittadina, ambientalmente sostenibili e concretamente realizzabili”, lasciando alle automobili solo lo spazio per alcuni puntuali attraversamenti. Sono le caratteristiche dello studio di fattibilità in corso di definizione, delineate dal sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, per l’utilizzo dei dieci chilometri dell’asta dismessa della linea ferroviaria storica dall’area di viale Montecuccoli, nei pressi della stazione ferroviaria, fino all’area Fiera di Cittanova passando per la via Emilia alla Madonnina, l’area del Villaggio artigiano e il polo scolastico di via Leonardo da Vinci.
“Si tratta di una diagonale in cui tre di questi dieci chilometri sono nel cuore della città e ci offrono l’opportunità di realizzare un intervento di riqualificazione urbana partendo dalle esigenze della mobilità e comprendendo anche alcune aree adiacenti al tracciato per garantire un equilibrio tra la mobilità e gli insediamenti”, aggiunge il sindaco sottolineando che la priorità “è la salvaguardia del percorso protetto, senza escludere alcuni limitati interventi di ‘ricucitura’ sulle connessioni stradali tra le diverse aree urbane, ma prima di fare partire le ruspe mettiamo in moto i cervelli e confrontiamoci con la città”.
Il percorso è stato avviato con un primo incontro pubblico promosso insieme ai Quartieri 1 e 4 e con la partecipazione anche dell’assessore Gabriele Giacobazzi (Mobilità) e delle assessore Anna Maria Vandelli (Urbanistica) e Ingrid Caporioni (Quartieri).
Lo studio di fattibilità verrà sviluppato in relazione al contesto più complessivo della città con l’obiettivo di proporre soluzioni innovative dell’abitare e per riqualificare parti urbane assai diverse tra loro e cariche di infrastrutture e servizi. Gli approfondimenti tecnici, infatti, hanno come scenario la prospettiva del nuovo Piano strutturale comunale (Psc) e una tempistica che deve tener conto dei lavori di dismissione della linea a cura di Rete Ferroviaria Italiana che dovrebbero concludersi in estate.
“Il progetto relativo alla diagonale – aggiunge il sindaco – dovrà tener conto anche delle opportunità di connessione con la rete ciclabile già esistente e i mezzi pubblici che utilizzeranno il percorso protetto dovranno avere la possibilità di entrare e uscire da quel tracciato senza vincoli di rotaie o cavi, in modo da sfruttare a pieno tutte le potenzialità del nuovo asse urbano e assicurare la massima permeabilità”.
A inizio percorso, nell’area di viale Montecuccoli, in coincidenza con lo sdoppiamento tra vecchio e nuovo tratto ferroviario, verrà realizzata una rotatoria stradale, già in fase di progettazione (tra le vie Cesari, Paolucci e Breda), che consentirà di raggiungere direttamente la zona del cimitero di San Cataldo e, da qui, l’ingresso in tangenziale. Verso l’area del cimitero sarà realizzato anche un collegamento ciclopedonale che consentirà di riutilizzare l’accesso storico del cimitero.
In corrispondenza della Madonnina si approfondiranno le questioni legate alla regolazione dei flussi veicolari prevedendo, comunque, il mantenimento del traffico stradale sul cavalcavia esistente e ipotizzando una “ricucitura” solo ciclopedonale con il tracciato storico della via Emilia.
Grazie al nuovo percorso ciclopedonale della diagonale, è possibile realizzare con minimi interventi di collegamento almeno tre percorsi ciclopedonali ad anello, tutti collegati tra di loro, per complessivamente una vetrina di chilometri.
Nello studio di fattibilità in corso di definizione non si terrà conto solo dei 12 metri di larghezza della diagonale, ma saranno valutate anche le destinazioni di alcune aree di proprietà comunale adiacenti all’asse interessato, così come alcune aree oggetto di progetti di trasformazione oppure destinate ad attrezzature pubbliche. Nella realizzazione del parco lineare, inoltre, verrà posta particolare attenzione all’interconnessione con l’area del cimitero di San Cataldo e con quella del polo scolastico di via Leonardo da Vinci.