Il Consiglio comunale di Modena, nella seduta di oggi, giovedì 5 febbraio, ha dato l’ok alla delibera sulla definizione degli indirizzi per le nomine e designazioni dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende, istituzioni e società partecipate, con il voto favorevole di Pd, Sel, CambiaModena, Per me Modena, FI e Ncd, e l’astensione del M5s.
Insieme alla delibera è stato discusso anche un ordine del giorno del Pd presentato dal consigliere Marco Forghieri e approvato all’unanimità dall’Aula. Il documento invita il sindaco a farsi promotore con altri eventuali sindaci dei Comuni aderenti ad Atersir (e quindi al Patto di sindacato che controlla Hera spa), di utilizzare il criterio dell’economicità della remunerazione, oltre a quello della professionalità, nella prossima ricerca dei vertici aziendali. La mozione, ricordando che “la competenza in materia di compensi degli amministratori rimane pur sempre dell’assemblea dei soci”, invita a far sì che i risparmi per la società siano significativi e in linea con quelli prodotti da altre realtà dove sono già stati operati. La mozione chiede infine di adottare tali criteri per tutte le società e gli enti dei quali il Comune detiene azioni o per i quali concorre a nominare amministratori, consiglieri di amministrazione, di indirizzo e talvolta presidenti.
La delibera di indirizzi per le nomine e designazioni dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende, istituzioni e società partecipate, aggiorna il provvedimento in vigore dal 1995 e recepisce le indicazioni dell’ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale nel 2013.
Tra le novità introdotte, la possibilità di autocandidature, che dovranno però essere “rafforzate” da sostenitori qualificati, e il requisito della documentata esperienza di impegno sociale e civile a fianco della comprovata esperienza tecnica o amministrativa. Viene introdotto, inoltre, in modo esplicito il rispetto dell’equilibrio di genere e, di norma, non si potrà ricoprire la stessa carica per più di due mandati e non sarà possibile cumulare diversi incarichi, salvo che si tratti di figure istituzionali o dipendenti pubblici che svolgono il compito nell’ambito della propria attività, senza compenso e costi ulteriori per l’ente.
La competenza per le nomine dirette e per le designazioni (la proposte che l’ente pubblico formula all’organo giuridicamente titolato a effettuare la nomina, di solito l’assemblea della società o dell’ente) per legge è assegnata sindaco, il quale la esercita sulla base degli indirizzi definiti dal Consiglio comunale. Quest’ultimo ha la competenza a effettuare direttamente solo le nomine e le designazioni espressamente indicate dalle norme.
Il documento introduce inoltre il limite agli emolumenti che non devono superare il valore dell’indennità del sindaco, limite pienamente applicabile solo nei casi in cui la determinazione dell’importo spetti esclusivamente al Comune di Modena, mentre nelle altre situazioni sarà oggetto di proposta del Comune agli organi cui spetta la determinazione dell’emolumento. Nella maggior parte dei casi, comunque, le cariche ricoperte sono a titolo gratuito per disposizione di legge o disposizione statutaria o per autonoma determinazione delle assemblee dei rispettivi enti.