L’operazione Aemilia e le 117 ordinanze di custodia cautelare in una sola notte, hanno confermato ancora una volta la presenza della criminalità organizzata in Emilia Romagna e la volontà di alcuni di fare soldi sulle tragedie altrui.
Così Eugenia Bergamaschi, presidente di Confagricoltura Modena, sull’operazione che ha coinvolto centinaia di forze dell’ordine: «Quando sono venuta a conoscenza della notizia il pensiero è andato subito ai tanti associati e cittadini fuori dalle loro case danneggiate e ancora nelle unità abitative e alle loro condizioni di precarietà in cui, a quasi tre anni dal sisma, gli imprenditori e i cittadini sono costretti a vivere. Fa male sapere che una parte del Paese viva sulle disgrazie altrui e in particolare che si lucri su un territorio che ha sempre dato tanto. I nostri agricoltori sono ancora alle prese con procedure burocratiche lunghe e complesse, le risate di questi criminali e le scorciatoie prese da qualche imprenditore sono un insulto a loro, ai tanti che fanno il proprio lavoro con onestà, passione e nel rispetto delle regole. Come Confagricoltura Modena – prosegue Bergamaschi – esprimo il più sentito ringraziamento alle forze dell’ordine per l’ottimo lavoro svolto, ora servono pene esemplari: episodi come quello de L’Aquila e della Bassa non devono rimanere impunti».