Il Consiglio comunale di Carpi nella seduta di ieri, giovedì 22 gennaio, ha approvato una mozione presentata dal Movimento 5 Stelle che chiedeva di indicare l’assenso alla donazione degli organi sulla carta d’identità, “predisponendo ogni atto utile per predisporre la registrazione della volontà del cittadino e un protocollo d’intesa con il Sistema sanitario nazionale per la trasmissione delle adesioni raccolte nel Sistema Informativo Trapianti del Ministero della Salute”. Il Presidente del Consiglio Davide Dalle Ave ha introdotto il dibattito, facendo le veci dell’assessore ai Servizi Demografici Cesare Galantini, malato, spiegando che su questo tema ogni Regione si comporta in maniera diversa e che l’Anci a breve rilascerà uno schema valido per gli enti locali italiani. “Modena ha già avviato un progetto dettagliato in merito a questa opportunità. Nel caso l’utente che rinnovi la carta d’identità indichi il suo assenso alla donazione compilando allo sportello l’apposito modulo questa informazione arriva al Centro Regionale Trapianti direttamente e non ci sono altre consultazioni di fare se c’è l’assenso. Nel protocollo tra Regione Emilia-Romagna e CRT sono previste anche attività formative per gli operatori dell’Ufficio di Stato civile. La sensibilità su questo argomento è cresciuta negli ultimi anni e credo che questa mozione possa trovare accoglienza in Consiglio, in modo che il Comune si possa presto attivare in tal senso”.
Numerosi sono stati nel corso del dibattito gli interventi dei consiglieri. Se Mariella Lugli (Pd) ha ricordato come l’aumento delle donazioni potrebbe fare diminuire le lunghe liste di attesa di trapianti “con una dichiarazione d’amore senza contraccambi”, il collega di gruppo Roberto Arletti dal canto suo ha rammentato come esista la piaga del traffico di organi e come tanti siano costretti ai viaggi all’estero per i trapianti, per una mancanza di sensibilizzazione al tema della donazione nel nostro paese. Roberto Benatti (Forza Italia) invece ha eccepito sul rischio che pubblicizzare la possibilità di indicare la volontà di donare sulla carta d’identità allo sportello anagrafico potrebbe per converso “fare diminuire il numero dei donatori, per la paura di qualcuno di non poter più tornare indietro da questa decisione una volta presa e per motivi di privacy. E’importante capire come verrà comunicata questa possibilità al cittadino”. Critici verso queste affermazioni di Benatti si sono detti con varie motivazioni Eros Andrea Gaddi (M5S), e Lorenzo Boni (Pd) mentre Anna Azzi (Carpi Futura) ha anch’essa spiegato che a suo parere parlare della cosa aiuta ad aumentare le donazioni ma si è chiesta anche quale potrebbe essere la modalità più efficace ed efficiente per rendere nota questa scelta, al di là dell’indicazione presente sulla carta d’identità.
Dopo che Monica Medici (M5S) e Ruggero Consarino (Pd) hanno portato un loro contributo alla discussione in merito ad altri aspetti legati alla donazione degli organi (in particolare Consarino ha spiegato come sarebbe più facile se fosse il medico di famiglia a occuparsi della raccolta delle dichiarazioni di assenso dei pazienti e che molti dei dubbi su questa scelta sono legati alla eventuale situazione di coma) si è andati al voto sulla mozione: tutti i gruppi presenti hanno dato parere positivo al documento.