Incontri, mostre, film, musica, teatro. Il Giorno della Memoria del 27 gennaio, anniversario dell’apertura dei cancelli di Auschwitz, dedicato alle vittime della Shoah e della deportazione, si celebra a Modena fino al 2 febbraio con iniziative diverse riunite in un unico calendario a cura del Comitato permanente per la memoria e le celebrazioni del Comune di Modena. Dal film di Margarethe Von Trotta dedicato al reportage di Hannah Arendt sul processo Eichmann, al riallestimento della prima mostra che venne realizzata in Italia su lager nazisti, “Immagini dal silenzio”. Da un incontro pubblico dedicato al modenese Angelo Donati e al suo impegno per il salvataggio degli ebrei al “Concerto della Memoria e del Dialogo” al Teatro Comunale, agli spettacoli di teatro e musica alla “Tenda” e al Forum Monzani con “Ologramma”. Le tante iniziative e proposte culturali in programma vedono la collaborazione di una pluralità di Istituti e associazioni del territorio (Comune di Modena, Istituto storico, Fondazione Fossoli, Anpi, Università, Fondazione San Carlo, la “Tenda”, Centro Alberione, Amici della Musica, Comunità ebraica, Cemu e Meme, Snit, Fondazione Villa Emma, Arci).
“Fare rivivere il passato dentro ciascuno di noi – sottolinea a proposito delle iniziative dedicate alla memoria l’assessore alla Cultura Gianpietro Cavazza – deve essere un modo non solo per scoprire o riscoprire le nostre radici o gli orrori del passato, ma soprattutto per concederci un futuro di speranza, e affrontare con maggiore consapevolezza il momento presente”.
Primi appuntamenti al Teatro Alberione di via Tre febbraio con il progetto “Etica libera grandezza”: venerdì 23 gennaio alle 21 la prima di “Dreo Milla” scritto e diretto da Alessia Natillo con Angelo Argentina (prenotazioni tel. 059 236853).
Sabato 24 gennaio alle 18.30, al S. Filippo Neri di via S. Orsola inaugura “Immagini dal silenzio. La prima mostra nazionale dei lager nazisti attraverso l’Italia 1955-1960”. La storica esposizione che a Carpi, nel 1955, inaugurò la stagione della coscienza fotografica collettiva dei campi di concentramento, è riallestita fino all’8 febbraio nella Sala vetrata, ed è aperta gratuitamente sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 (visite per scuole nelle mattine feriali, info Fondazione Fossoli tel. 059 688272). Collegati alla mostra due incontri di approfondimento: alle 18.30 del 31 gennaio (“Dopo tutto quello che abbiamo passato. Il destino degli ebrei in Italia 1945-1948” con Federica Di Padova) e del 7 febbraio (“Angelo Donati, cittadino italiano di religione ebraica. Da Modena all’Europa” con Patrizia Di Luca).
Sempre sabato 24, ma alle 21, al Teatro Comunale Luciano Pavarotti si svolge il “Concerto della memoria e del Dialogo”, coprodotto con gli Amici della Musica,. Al Comunale è in programma “Sopravvissuti”, Melologo per voce narrante, bayan solista e ensemble tratto da “I cannibali” di George Tabori; musica di Claudio Rastelli da un’idea di Germano Scurti, con AdM Ensemble (ingresso 10 euro, 5 ridotto, info@amicidellamusicamodena.it).
Martedì 27 gennaio le iniziative cominciano alle 9.30 con la proiezione per le scuole alla Fondazione S. Carlo del film “Hannah Arendt” di Margarethe Von Trotta, mentre alle 10 nell’atrio dell’Ateneo in via Università 4 si depone una corona alla lapide in memoria dei docenti e degli studenti perseguitati a causa delle leggi razziali. Alle 18, nella Sinagoga di piazza Mazzini si leggono con il rabbino capo Beniamino Goldstein salmi e preghiere in ricordo dei deportati, mentre alle 21 al Forum Monzani si svolge lo spettacolo gratuito di Ologramma “A forza di essere vento. Musica e parole verso un’ecologia della vita e della pace” riferito alla Shoah delle minoranze vittime dell’orrore nazista. Infine, martedì alle 21.30 alla “Tenda” di viale Molza si rappresenta “Sillabario della Memoria”, regia di Mavi Gianni con Stefano Calzolari al piano e gli allievi della Scuola nazionale improvvisazione teatrale di Modena. A cura di Zoè Teatri, lo spettacolo – a ingresso libero – si configura come un esercizio scolastico sulle parole della Shoah, in un viaggio poetico musicale, su un treno merci, simile a quelli che arrivavano a Theresienstadt.
Venerdì 30 gennaio, alla “Tenda” si proietta il film “Hannah Arendt”. Introduce Giuliano Albarani, presidente dell’Istituto storico di Modena. Ingresso libero.
Lunedì 2 febbraio alle 20.30 al Teatro dei Segni di via San Giovanni Bosco 150, a cura di Arci e Fondazione Villa Emma si proietta, in particolare per gli insegnanti ma a ingresso libero per tutti, il film documentario “L’interrogatorio. Quel giorno con Primo Levi”, di Alessandro e Mattia Levratti, Ivan Andreoli e Fausto Ciuffi. Nel maggio ‘86 Levi incontra a Pesaro insegnanti e studenti delle scuole superiori, rispondendo a tante domande sui suoi libri; 27 anni dopo, con le immagini di quella giornata, scorrono i ricordi e le considerazioni di chi c’era. Quel pubblico, in un racconto corale, spiegano gli autori che a seguire dialogheranno con gli insegnanti, ci parla del testimone, e di una scuola libera e coraggiosa. Alle scuole verrà consegnato il Dvd “Se questo è un uomo letto in dieci lingue”.
LE “IMMAGINI DAL SILENZIO” DEI LAGER
Al S. Filippo Neri fino all’8 febbraio la riedizione della prima mostra italiana che nel 1955 fu dedicata ai campi di concentramento nazisti. Inaugurazione sabato 24 gennaio alle 18.30
Inaugura sabato 24 gennaio alle 18.30, alla Residenza S. Filippo Neri di Modena, la mostra “Immagini dal silenzio. La prima mostra nazionale dei lager nazisti attraverso l’Italia 1955-1960”.
La storica esposizione che a Carpi, nel 1955, inaugurò la stagione della coscienza fotografica collettiva dei campi di concentramento, è riallestita, fino a domenica 8 febbraio, nella Sala vetrata della Residenza in via S. Orsola 52. Nel 1955, l’esposizione fu un avvenimento di grande risonanza, ben oltre la dimensione locale, che vide la partecipazione di circa 40mila persone e di oltre 20 delegazioni straniere. Quella mostra, vista anche da Primo Levi, ebbe sulla società italiana l’effetto di una scossa – spiegano i curatori – ed ebbe il merito di sollevare il velo da un fenomeno, la deportazione, che nel dopoguerra era stato per tanti motivi rimosso. L’allestimento di oggi ripropone, assieme alla storia di quella manifestazione, il tema di come fosse concepita la deportazione in quegli anni e di come tra il 1955 e il 1960 cambiò la sua percezione.
Intervengono all’inaugurazione Gianpietro Cavazza, vicesindaco e assessore a Cultura, Scuola e Rapporti con l’Università del Comune di Modena, Marika Losi della Fondazione ex Campo Fossoli, ed Elisabetta Ruffini, direttore dell’Istituto storico di Bergamo e curatrice della mostra.
La mostra è aperta sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Nelle mattine dei giorni feriali le scuole possono visitarla su appuntamento rivolgendosi alla Fondazione Fossoli (fondazione.fossoli@carpidiem.it – tel 059 688272).
Sono correlati alla mostra due incontri di approfondimento in programma sabato 31 gennaio e sabato 7 febbraio. La ricercatrice Federica Di Padova svolgerà il tema “Dopo tutto quello che abbiamo passato. Il destino degli ebrei in Italia 1945-1948”, mentre Patrizia Di Luca, responsabile del centro di ricerca sull’Emigrazione di San Marino, presenterà la figura di “Angelo Donati, cittadino italiano di religione ebraica. Da Modena all’Europa”.
La mostra “Immagini dal silenzio” e gli incontri collegati sono organizzati da Fondazione Fossoli, ANPI provinciale, Istituto storico di Modena, Comune di Modena.
IL DESTINO DEI RIFUGIATI EBREI
Accompagnano la mostra “Immagini dal silenzio” la conferenza di Federica di Padova il 31 gennaio e quella di Patrizia Di Luca l’8 febbraio dedicata alla figura di Angelo Donati
È accompagnata da due approfondimenti culturali, dedicati al destino dei rifugiati ebrei sopravvissuti ai lager e alla figura dell’ebreo modenese Angelo Donati, la mostra “Immagini dal silenzio. La prima mostra nazionale dei lager nazisti attraverso l’Italia 1955-1960”, che inaugura a Modena al San Filippo Neri, in via Sant’Orsola 52, sabato 24 gennaio in occasione del Giorno della Memoria.
Sabato 31 gennaio alle 18.30, nella Sala Distributori del S. Filippo Neri, Federica Di Padova, ricercatrice, discute con Silvia Mantovani della Fondazione ex Campo Fossoli sul tema della sua ricerca, “Dopo tutto quello che abbiamo passato. Il destino degli ebrei in Italia 1945-1948”, che analizza e ripercorre il destino degli ebrei sopravvissuti alla deportazione e ospitati, dal ‘43 al ‘48, in campi profughi a Modena, Fossoli, Bologna e Reggio Emilia, oltre che a Milano, Torino, Napoli.
Sabato 7 febbraio alle 18.30, ancora in Sala Distributori, Patrizia Di Luca, responsabile del Centro di ricerca sull’emigrazione di San Marino, discuterà con Claudio Silingardi, direttore dell’Istituto storico di Modena, sul tema “Angelo Donati, cittadino italiano di religione ebraica. Da Modena all’Europa”.
Ancora poco conosciuta in Italia, la figura di Angelo Donati è conservata nella memoria di tanti ebrei e i suoi meriti ne hanno fatto una figura quasi leggendaria, di cui si parla anche nel romanzo “Stella errante” del Premio Nobel per la letteratura Jean-Marie Le Clézio. Diplomatico modenese di famiglia ebraica, dal 1933 Donati inizia la sua attività di aiuto in favore degli ebrei nella Germania nazista. Nel 1940 si trasferisce a Nizza e diventa il principale punto di riferimento per il salvataggio di migliaia di perseguitati, azione che gli varrà nel 1994 la Medaglia d’oro al Merito civile.
La mostra “Immagini dal silenzio” e gli incontri collegati sono organizzati da Fondazione Fossoli, ANPI provinciale, Istituto storico di Modena, Comune di Modena.
“HANNAH ARENDT”, IL FILM DI VON TROTTA
La pellicola della regista tedesca sull’intellettuale ebrea e il processo Eichmann si proietta il 27 gennaio per le scuole al Teatro S. Carlo e il 30 gennaio alle 21 per tutti alla “Tenda”
Il tema della percezione collettiva della Shoah e della sua evoluzione negli anni è al centro anche dell’appuntamento cinematografico nel Giorno della Memoria, con una doppia proiezione per il pubblico e le scuole del film “Hannah Arendt” (2014) di Margarethe Von Trotta, imperniato sulla feroce disputa nata dal reportage della intellettuale ebrea Hannah Arendt sul processo Eichmann, che trasformò per sempre – non senza polemiche – la Shoah da questione privata a tragedia pubblica.
Martedì 27 gennaio alle 9.30, al Teatro della Fondazione San Carlo, è in programma la proiezione riservata alle scuole, preceduta dal saluto introduttivo di Carlo Altini, direttore scientifico della Fondazione Collegio San Carlo, e seguito dalla discussione con Alfonso Botti, del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Una seconda proiezione pubblica con ingresso gratuito è prevista venerdì 30 gennaio alle 21 alla Tenda di viale Molza angolo viale Monte Kosica, con introduzione di Giuliano Albarani, presidente dell’Istituto storico di Modena. L’ingresso è libero e gratuito.
Nel 1961 il criminale di guerra nazista, Adolf Eichmann, uno dei gerarchi artefici dello sterminio degli ebrei nei lager, nascosto sotto falsa identità a Buenos Aires, viene rapito dai servizi segreti israeliani e sottoposto a processo nella città di Gerusalemme tra il 1961 e il 1962. Hannah Arendt, intellettuale ebrea tedesca, emigrata negli USA nel 1940, viene inviata come reporter della prestigiosa rivista ‘New Yorker’ per stendere il reportage sul primo processo a un criminale nazista avviato in Israele. Il film ripercorre la vicenda del processo durante il quale la Arendt giunge a descrivere Eichmann con una frase poi passata alla storia – “l’incarnazione dell’assoluta banalità del male” – argomentata poi nell’opera “La banalità del male: Eichmann a Gerusalemme” pubblicata nel 1963.
L’iniziativa è a cura di Fondazione Fossoli, Istituto storico di Modena, Università di Modena e Reggio Emilia, Fondazione S. Carlo, in collaborazione con la “Tenda.