L’attività di vigilanza e controllo a bordo dei treni e nelle stazioni ferroviarie, recentemente rimodulata ed intensificata, specialmente su treni notturni diretti anche all’estero, ha portato nel corso del fine settimana, all’effettuazione di 3 arresti, alla denuncia in stato di libertà, per vari reati, di 11 persone ed all’identificazione, nel territorio regionale, di 917 persone (589 connazionali e 328 stranieri), di cui 392 con precedenti di Polizia.
In particolare, personale della Polizia di Stato, in servizi0 presso la stazione ferroviaria di Bologna Centrale, ha tratto in arresto un giovane trovato in possesso di un coltello a serramanico e di 20 grammi di sostanza stupefacente tipo ecstasy già divisa in dosi;
nella serata dello stesso giorno, al tennine di un controllo effettuato dagli Agenti in servizio in servizio di vigilanza nell’atrio centrale della stazione di Bologna, ha tratto in arresto un cittadino marocchino di 29 anni latitante, ricercato dall’ Autorità Giudiziaria di Genova.
Nel corso della notte, sempre personale del Settore Operativo Polizia Ferroviaria di Bologna, in collaborazione con Agenti della Polizia Ferroviaria di Udine, questi ultimi in servizio di scorta notturna a bordo del treno internazionale EN 235, hanno tratto in arresto il cittadino marocchino L.I. di 19 anni, poiché responsabile del furto aggravato del bagaglio di proprietà di un viaggiatore ungherese.
Tra gli 11 soggetti denunciati in stato di libertà per vari reati – ricettazione, false attestazioni sull’identità personale, danneggiamento e resistenza a Pubblico Ufficiale – si evidenziano: un bulgaro cinquantatreenne, sorpreso in piena notte dagli Agenti del Settore Operativo di Bologna mentre, dopo aver sottratto il bagaglio ad un viaggiatore addormentato a bordo di un convoglio in sosta, tentava di allontanarsi furtivamente dalla stazione; un cittadino marocchino, B. J. di 34 anni, denunciato dalla Polizia Ferroviaria di Parma al tennine di un’indagine, svolta anche con l’ausilio del nuovo impianto di videosorveglianza attivo in quello scalo, che ha portato alla sua identificazione come responsabile di svariati borseggi; in particolare il marocchino, durante la sosta dei convogli nello scalo di Parma, dopo aver individuato la vittima, solitamente donna che viaggiava da sola, gli sottraeva la borsetta precipitandosi poi fuori dal treno pochi istanti prima della partenza o, addirittura, forzando le uscite a soffietto dei treni aventi tali dispositivi e scendendo dal convoglio in movimento.